Università

UniBs, inaugurata la nuova sala studio-ristoro nella sede di Medicina

Barbara Fenotti
Lo spazio è una prima risposta a una serie di desideri a cui l’Ateneo vuole rispondere, per migliorare sempre di più la qualità della vita universitaria
Loading video...
Una nuova aula ristoro a Medicina
AA

L’Università degli studi di Brescia continua la sua trasformazione verso un campus universitario a tutti gli effetti. Sebbene sia attiva già da alcune settimane, oggi pomeriggio è stata inaugurata ufficialmente nella sede di Medicina, in viale Europa, una nuova sala studio-ristoro con una sessantina di posti a sedere, spine per la corrente e forni a microonde che occupa parte del pianterreno e parte del seminterrato. Nello stesso spazio, che è rimasto chiuso a lungo e infine ristrutturato, un tempo c’era un bar.

Migliorare la qualità della vita universitaria

«Questa sala è uno spazio messo a disposizione degli studenti, che negli ultimi tempi chiedono la possibilità di una ristorazione autogestita – ha spiegato il rettore Francesco Castelli –. È una prima risposta, realizzata con il supporto dell’Ufficio tecnico dell’Ateneo, a un desiderio più volte espresso».

La direttrice generale dell’UniBs, Monica Bonfardini, ha evidenziato come la nuova sala ristoro si inserisca in un piano più ampio di interventi dedicati ai servizi per gli studenti: «Al di là di questo spazio stiamo per realizzarne un’altra nel complesso di Santa Chiara, a Economia, mentre una simile è già operativa a Porta Pile. Si tratta di interventi che rientrano in una serie di azioni – alcune già completate, altre imminenti – per migliorare la qualità della vita universitaria. Mi riferisco, ad esempio, alla palestra di via Branze e alla prossima ristrutturazione del palazzetto delle Professioni sanitarie, oltre al rinnovo dei servizi igienici delle sedi di Medicina e Ingegneria».

Gli ambienti

La professoressa Ivana Passamani, delegata del rettore all’Edilizia universitaria e al Campus sostenibile, ha spiegato il concept degli ambienti: «Abbiamo voluto lavorare sull’identità visiva dell’ateneo, utilizzando i colori istituzionali anche nell’arredo. Dopo il Covid le esigenze sono cambiate: non più solo mense, ma spazi aperti, condivisi, che favoriscano la vita di comunità».

Grande soddisfazione anche da parte degli studenti. Linda Anelli, presidentessa del Comitato partecipativo, ha raccontato l’entusiasmo con cui la comunità accoglie la nuova sala: «Siamo molto entusiasti per la realizzazione di questo spazio: sono anni che i nostri predecessori lo chiedevano. Mangiare nelle aule o nei corridoi non è più un’opzione valida. Abbiamo incontrato la governance e concordato che dalle 12 alle 14 la sala sia riservata esclusivamente all’uso come aula ristoro. Speriamo che questa esperienza possa essere replicata anche in altre sedi universitarie, perché non è solo un’esigenza di Medicina ma anche di Ingegneria e del centro. Abbiamo ricevuto solo commenti positivi: anche qui si fa comunità, non solo nelle aule studio silenziose».

Le mense

Il rettore ha anche precisato che le sale non sostituiscono, però, le mense universitarie. Il riferimento è a quella di corso Mameli, che dall’estate ha chiuso i battenti a causa della rinuncia dell’operatore che la gestiva, e a quella del campus nord, in via Valotti. «È in fase di pubblicazione un nuovo bando – ha annunciato Bonfardini –, che sarà online nei prossimi giorni, sia per la mensa di via Valotti sia per quella di corso Mameli. A nord il servizio continuerà in deroga fino a fine anno, così da garantire la continuità. Ci auguriamo che dal 1° gennaio si possa arrivare a una soluzione stabile».

«Oggi le condizioni di mercato per i gestori delle mense sono difficili – ha sottolineato Castelli –: i requisiti, anche qualitativi, rendono complessa la gestione. Tuttavia riteniamo che la mensa resti una delle attrattive per chi viene a studiare a Brescia. Spero che questa iniziativa venga interpretata come un segno che l’Università statale continua a investire nel bene più prezioso: il benessere degli studenti, non solo nella ricerca».

La nuova sala si aggiunge a una rete sempre più ampia di spazi per lo studio e il tempo libero, che comprende quattro sale multifunzionali, quasi 500 alloggi universitari, e interventi in corso, come la palestra di via Branze aperta a tutti, non solo agli studenti e ai docenti, la cui inaugurazione è prevista per la primavera del 2026.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.