Fine anno alla Famiglia universitaria, tra emozioni e gesti generosi
Violini che suonano, sorrisi che si incrociano, racconti di vita condivisa: così si è chiuso con una cerimonia l’anno accademico 2024-2025 del collegio Famiglia Universitaria «Card. Giulio Bevilacqua - Emiliano Rinaldini» sostenuto dalla Fondazione Giuseppe Tovini. Una festa partecipata e sentita, animata da musica, parole e racconti di una comunità che ha fatto dell’impegno quotidiano e della corresponsabilità un modello educativo vivo e concreto.
La comunità
La comunità studentesca della residenza di via Tomaso Ferrando ha raggiunto quest’anno i 64 ospiti: 62 studenti, un laureato e un collaboratore. La maggior parte frequenta corsi di area scientifica (38 ingegneria, 12 economia, 5 medicina) e 14 studenti hanno raggiunto il traguardo della laurea.
Fitto anche il programma formativo proposto durante l’anno: 14 incontri culturali, tre visite aziendali, due ritiri spirituali, attività ricreative e la consueta messa settimanale.
La serata
A fare gli onori di casa è stato Marco Rodondi, responsabile della Famiglia Universitaria, che ha chiamato in causa il Rapporto Giovani 2025 dell’Istituto Toniolo per offrire uno sguardo sulle sfide educative odierne. «Il rapporto offre spunti molto interessanti per leggere il mondo giovanile di oggi – ha osservato Rodondi –, e in particolare l’esperienza universitaria: una quota significativa di giovani ritiene che la scuola non sia equa, perché non riesce a superare le differenze economiche e sociali di partenza. Ancora più alta è la percentuale di chi pensa che il voto scolastico non rappresenti realmente l’impegno o il percorso fatto. Secondo il rapporto la scuola dovrebbe essere più attenta ai processi di crescita che ai risultati immediati».
Prendendo spunto da questi aspetti, Rodondi ha raccontato come «la nostra comunità è stata invece capace di accompagnare con attenzione il cammino di ciascun ragazzo che ha abitato questa casa, aiutandolo a esprimere e mettere a frutto i propri talenti per una piena maturazione culturale e personale e, quindi, accademica».
La solidarietà
Nel corso della cerimonia un ampio spazio è stato riservato alla solidarietà: la Festa di Primavera, patrocinata dal Comune di Brescia, ha permesso di donare 6mila euro al reparto di Pediatria dell’Ospedale di Esine e 2mila euro al progetto «Canasta Solidaria» in Ecuador. I contributi sono stati consegnati dal vicesindaco di Brescia, Federico Manzoni, e da monsignor Raffaele Maiolini, vicario episcopale per la Cultura.
Poi è stata la volta della presentazione del progetto #Effeu4, alla sua terza edizione, che porterà due studenti, Fabio Torri e Filippo Ravelli, in missione estiva in Burundi. In memoria del giovane medico Paolo Bianchi, scomparso prematuramente, i familiari e l’amico Riccardo Rivadossi hanno rinnovato l’impegno del Memorial Paolo Bianchi a sostegno delle missioni locali. Michele Bonetti, presidente della Fondazione Giuseppe Tovini, ha tenuto l’intervento conclusivo prima del rinfresco e dell’ultimo brano musicale.
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