Cultura

Sanremo 2022, chi è Blanco e com'è arrivato fin qui

Il 18enne di Calvagese Riviera ha conosciuto un successo incredibile nel 2021. Il 10 settembre è uscito il primo album, «Blu celeste»
Blanco sul palco
Blanco sul palco
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Blanco vince la 72esima edizione del Festival di Sanremo, terzo bresciano a conquistare la palma d'oro della musica italiana. Per il rapper di Calvagese Riviera la vittoria di questa sera è l'exploit di un percorso musicale partito quasi per caso e decollato a velocità impressionanti nell'ultimo anno.

Per avere la sua età - è del 2003 - Blanco ha polverizzato le tappe e di questo Sanremo si porta a casa tutto: una prima esibizione pazzesca di «Brividi» con Mahmood che ha catturato tutti, il tifo dei giganti come Gianni Morandi, il successo social e non, e una performance alla serata della cover con Il cielo in una stanza di Gino Paoli che si è guadagnata i complimenti dell'autore della canzone.

Quello stesso brano che in casa di Riccardo Fabbriconi - così all’anagrafe la perla del pop, venuto al mondo il 10 febbraio 2003 - si è ascoltato spesso. È il papà, romano trapiantato a Calvagese della Riviera perché innamorato di una bresciana da cui ha quattro figli, ad apprezzare i grandi cantautori, da Adriano Celentano a Gino Paoli appunto, da Domenico Modugno a Franco Battiato.

Da lì ad immaginarsi che un giorno del febbraio 2022 il Fabbro - come lo chiamavano, solo qualche anno fa, i compagni di squadra delle giovanili della Feralpi Salò - avrebbe omaggiato sul palco più importante il cantante genovese di adozione, beh, ce ne passa... E se il Festival di Sanremo è stato l’opportunità che il bresciano ha vissuto come «big», in coppia con uno che questa stessa manifestazione l’ha vinta nel 2019, basta tornare indietro di una manciata di anni per trovare Blanco alle prese con le prime prove da cantante.

I suoi brani viaggiavano su piattaforme di streaming tipo SoundCloud. È qui che rilascia l’ep «Quarantine Paranoid». Miele ancora per pochi. Ma chi, per la casa discografica Universal Music, scandaglia il web in cerca di diamanti grezzi, si imbatte nelle sue cose. Dopo aver firmato il contratto arriva l’ora di «Belladonna», «Notti in bianco» e «Ladro di fiori».

Ma i numeri - cinque dischi di platino - li fa con «La canzone nostra», in cui Blanco collabora col rapper Salmo e Mace. È da qui - gennaio 2021 - che inizia a cambiare tutto. O meglio, a crescere a dismisura. L’estate 2021 passa a colpi di «Mi fai impazzire» con Sfera Ebbasta: in questo caso i dischi di platino sono sei. 

Le sue mutande bianche, l’angelo incoronato di spine tatuato sul petto, le sue corse mezzo nudo nel verde diventano cifra di uno dei cantanti più promettenti della scena italiana. Il 10 settembre 2021 è fuori «Blu celeste», il primo album registrato in studio, dodici tracce realizzate con la collaborazione di Michelangelo (produttore cremonese, amico fraterno, nome che Blanco invoca negli incipit dei suoi pezzi). Di novembre la canzone «Nemesi» con Marracash.

Ad aprile inizierà il tour: un tutto esaurito, anche a Brescia, dove sarà il 13 e 14 maggio al Teatro Morato. Spariti in poche ore i biglietti delle date.

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