Cultura

MusicalZOO: il bilancio di una settimana di festa

Soddisfazione di Manuele Pedretti, Presidente dell'associazione: record di presenze e di grandi nomi del panorama musicale Indie
Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Dieci anni dopo, siamo arrivati al festival che volevamo». È soddisfatto Manuele Pedretti, presidente dell’associazione culturale MusicalZOO, il quale traccia un bilancio positivo dell’evento annuale musicale e non solo, appena conclusosi in città.

Cinque giorni di evento - solo il maltempo di venerdì è riuscito ad interrompere il programma, con grande dispiacere degli organizzatori - che hanno accolto sul Colle Cidneo live di artisti provenienti da tutto il mondo.

L’onore di esibirsi nella prima serata del festival, nell’unica performance ad ingresso gratuito, toccato alla giovane debuttante di Desenzano Han: anche per lei pareri più che positivi. Giovedì il palco è toccato a Myss Keta e ai Coma_Cose, mentre sabato il Castello ha accolto la cifra record di 1900 spettatori – primato di pubblico per questa edizione del festival bresciano – per le esibizioni di Not Waving e degli inglesi Nathan Fake e Call Super. Infine, nell’atto finale di ieri sera, sono state chiamate a raccolta le crew della scena black: Rehab, Giunta Lovva Sound, Bragging, Milkshake e Pipeline. Presenti anche i Typo Clan, nuova avventura per Manuel Bonetti e Daniel Pasotti, ex rispettivamente dei Churchill Outfit e dei Jules Not Jude.

Riscontri più che positivi anche per le novità promosse da un’edizione che aveva deciso di espandersi anche in città, uscendo dal Colle Cidneo attraverso la formula dello spazio Satellite al Carme. Qui sono state numerose le persone, provenienti anche da lontano, che hanno deciso di partecipare alle iniziative e proposte pensate per lo spazio cittadino sin dalle prime ore del pomeriggio.

Anche il cinema non manca nel bilancio di MusicalZOO: quattro le pellicole promosse dal Cinema Nuovo Eden e proiettate nei giardini del Castello.

Un viaggio lungo e ricco di talento, che non si può dimenticare, anche se la testa degli organizzatori è già al futuro «Stiamo già pensando a quello che sarà il grande evento di domani» assicurano.

 

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