Cultura

FaceApp, tutti pazzi per l'app che invecchia e ringiovanisce

Sui social parte il «challenge» a suon di foto ritoccate che si annuncia tormentone dell'estate: tra i vip bresciani ecco Renga e Massari
  • FaceApp, sui social impazzano le foto con l'età ritoccata
    FaceApp, sui social impazzano le foto con l'età ritoccata
  • FaceApp, sui social impazzano le foto con l'età ritoccata
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Un tempo la vecchiaia era ciò che tutti volevano raggiungere ma il più tardi possibile e, detta così, la nuova moda dell’estate 2019 potrebbe anche essere un’ottima catarsi per levarsi la paura del proprio riflesso allo specchio modificato dalle rughe.

Il nuovo trend della stagione infatti è Faceapp, l’app, disponibile per iOS e Android, che ha cominciato a circolare su internet da gennaio 2017, rilasciata dalla società russa Wireless Lab. L’applicazione permette di modificare il proprio viso invecchiandolo, ringiovanendolo, cambiando colore e taglio di capelli e aggiungendo barba e baffi a proprio piacimento, usando reti neutrali per proiettare il volto fornito dall’utente e garantendo un risultato estremamente realistico.

Il filtro che ha fatto impazzire il web è quello che permette di aggiungere rughe e capelli bianchi e la moda di postare sui social il proprio aspetto nel 2040, lanciata dall’hashtag #faceappchallenge, ha già conquistato gli utenti di tutto il mondo, tra cui numerosi vip come l’attore Giulio Berruti, il portiere della Juventus Gigi Buffon, il cantante Eros Ramazzotti e il dj David Guetta. Senza parlare dei Ferragnez o di Alessandro Gassman.

E anche tra i vip bresciani c'è chi non ha resistito alla tentazione di una proiezione avanti o indietro nel tempo: è il caso di Francesco Renga, tramutatosi in un anziano dall'aria vissuta e intensa e il maestro della pasticceria nazionale Iginio Massari, tornato in un amen ventenne.

Tanti i commenti ironici in rete, da chi si vede affascinante anche tra trent’anni a chi giudica inquietante la nuova moda, fino a chi laconico commenta «se davvero mi ridurrò così, speriamo di morire giovane».

Non è mancato il commento dell’agenzia funebre laziale Taffo, al solito abile nel catturare il trend del momento e convertirlo in black humor: su Twitter ha postato una bara in mogano dell’azienda con la didascalia «Non esagerate su Faceapp che è un attimo».

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