Caduta Libera, il Campionissimo è il bresciano Christian Fregoni

Il «Campionissimo 2021 di Caduta Libera» è un bresciano: Christian Fregoni. Un trionfo, per i nostri colori, completato dal fatto che protagonista dell’ultima sfida per affrontare «I Dieci Passi» è stato un altro bresciano, Nicolò Scalfi. La soddisfazione è solo parzialmente mitigata dal fatto che Fregoni, nel gioco finale, non è purtroppo riuscito a rispondere correttamente a tutte le domande e a guadagnare il montepremi in palio (30mila euro).
Christian - 29 anni, già bagnino ed ora fotomodello e collaboratore di testate e siti per recensioni di film - può comunque consolarsi con il fatto che la sua popolarità trarrà ulteriore impulso dallo straordinario successo.
Eliminazione precoce, invece, per il terzo bresciano in gara, Silvio Modesti. Il game show - andato in onda ieri sera su Canale 5 e presentato da Gerry Scotti - si è aperto con il Campione in carica Michele Marchesi (imbattuto per 32 puntate, con vincite per complessivi 275mila euro) sulla botola centrale.

Proprio perché posizionato al «centro della torta», Scotti ha definito Marchesi «il ciliegione». Mentre a Scalfi ha riservato l’appellativo di «The King». Del resto, con 812mila euro Nicolò è di gran lunga il campione che ha vinto di più e rappresenta una larga fetta dei circa di due milioni di euro che «valevano» i protagonisti della Finalissima. Marchesi ha scelto di non affrontare subito i pezzi da novanta, cimentandosi invece, all’inizio, contro Trovato e De Lisio.
La terza sfida è stata proprio quella con il meno temibile, sulla carta, dei bresciani, anche se il conduttore ha ricordato come proprio lui, al termine della prima puntata del torneo, avesse detto a Silvio Modesti che meritava di tornare. E così è stato, per scelta della produzione.
Modesti (il meno «ricco» del cast, con 55mila euro vinti) è sembrato dare ragione alla scommessa (contro di lui) di Marchesi, inciampando una prima volta sul premier Mario Draghi («La botola fa brutti scherzi anche ai più bravi» ha commentato Gerry). L’incipit di una poesia di Eugenio Montale, così, gli è stato fatale e a Modesti non è rimasto che cadere, non prima di aver pronunciato un «Daniela ti amo».
E la «sindrome Mario Draghi» è diventata, ahinoi, un tormentone di serata. Ma ad un certo punto il campione in carica ha dovuto misurarsi con Maria Grazia Grimaldi, che l’ha battuto tornando sulla botola centrale. Posizione dalla quale - nella gara prodotta da Rti e Endemol Shine Italy - è stata scalzata da Scalfi, poi «giustiziere» di Aurora Ramazzotti. E per il verdetto è stato derby bresciano, finito come abbiamo scritto in apertura. Non sono mancati, per corroborare lo spettacolo durante la maratona seral-notturna, quattro ospiti: i Gemelli di Guidonia, Raul Cremona, Amanda Lear e Cristiano Malgioglio.
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