Premio Bulloni 2025: Luigi Sereni, l’autista che salvò i passeggeri dal rogo

Quando ha visto il fumo, non ha perso la testa. Ha fatto quello che bisognava fare, con la rapidità di chi sa che ogni secondo conta. A Luigi Sereni, autista della linea Brescia-Chiari, è stata conferita la medaglia d’oro per un gesto che ha evitato il peggio. La proposta è arrivata dal sindaco di Castrezzato Luigi Cuneo, su segnalazione di Roberto Omodei.
È il 27 ottobre, poco prima delle 16. Un autobus snodato della società Arriva attraversa il centro del paese. A bordo ci sono circa quindici passeggeri, per lo più studenti. Dal retro del mezzo comincia a uscire del fumo. È uno dei ragazzi a notarlo per primo e ad avvisare il conducente.
Sereni accosta subito, fa scendere tutti in sicurezza e, una volta chiuse le porte, riparte da solo. In pochi istanti capisce la dinamica: ha visto gocciolare gasolio e sa che cosa può succedere se finisce su parti incandescenti o sotto tensione. Punta verso la periferia, allontana il mezzo da case e persone.
La corsa viene ripresa dalle telecamere comunali. Pochi minuti dopo, il pullman prende fuoco. Le fiamme si alzano quando è già nei pressi del cimitero. Sereni prova a spegnere l’incendio con l’estintore in dotazione, ma è troppo tardi. Il mezzo è perso, ma tutto il resto è salvo. Grazie alla sua lucidità nessuno si fa male. I danni materiali, che potevano essere gravi, restano limitati. E la comunità si ritrova a riconoscere il valore di una presenza spesso data per scontata. Niente clamore, da parte sua. Solo un gesto giusto al momento giusto. Ma è proprio questo a renderlo esemplare.
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