Premio Bulloni 2025: Ottavio Di Stefano, voce in difesa della salute

Ci sono medici che curano e altri che si prendono cura. Ottavio Di Stefano appartiene con chiarezza alla seconda categoria. A lui è stato assegnato il Grosso d’oro, su proposta del consiglio di quartiere di Urago Mella, sostenuta da venti firmatari che hanno voluto rendere pubblico un sentimento privato: la gratitudine.
Specialista in medicina interna, è stato medico di base e poi dirigente ospedaliero, fino a ricoprire il ruolo di primario al presidio di Montichiari. Ha attraversato da protagonista gli ultimi decenni della sanità pubblica bresciana, mantenendo come punto fermo un’etica rigorosa e un’attenzione costante verso le persone più fragili.
Per dodici anni ha guidato l’Ordine dei Medici, accompagnando la categoria anche durante la stagione più difficile, quella della pandemia. Ha ricoperto ruoli di formazione, ricerca e responsabilità organizzativa, mantenendo sempre una dimensione di ascolto. È stato docente universitario, componente del Comitato etico degli Spedali Civili e coordinatore della Commissione di Bioetica dell’Ordine.
Nel maggio 2024 è stato eletto presidente di Medicus Mundi Italia, organizzazione che promuove progetti sanitari nei Paesi a risorse limitate. Anche in questo caso Di Stefano ha portato con sé il suo stile: concretezza, rigore, attenzione ai diritti.
Chi lo conosce lo descrive come un professionista autorevole ma mai distante. Ha messo al centro l’accesso alla cura, consapevole che le disuguaglianze sociali producono anche malattia.
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