Premio Bulloni 2025, Dino Santina e l’arte dell’inclusione

C’è un modo di fare volontariato che non si limita al buon cuore: unisce passione, competenza e rigore. Dino Santina lo incarna da sempre, in ogni ambito che ha attraversato. A lui è stata conferita la Medaglia d’oro, su proposta di Massimo Tedeschi, presidente dell’Associazione Artisti Bresciani, con il sostegno di oltre quaranta firmatari.
Oggi Santina è direttore dell’Aab, ruolo che svolge a titolo gratuito dopo esserne stato presidente dal 2013 al 2017. Ma la sua storia va ben oltre. Da anni mette l’arte al servizio dell’inclusione, organizzando laboratori e iniziative rivolte a persone con disabilità, disturbi psichici, autismo. Collabora con Fobap, Anffas, Autisminsieme, la divisione di psichiatria degli Spedali Civili e diverse realtà del volontariato sociale. La sua è una presenza operosa, mai autoreferenziale. Fin da giovane è attivo nel mondo del volontariato cattolico; ha lavorato nella formazione professionale e ha poi costruito una carriera da dirigente regionale, mantenendo sempre uno sguardo rivolto agli ultimi.
È stato presidente della IX Circoscrizione e per molti anni ha animato, con entusiasmo contagioso, la Banda cittadina: prima da consigliere, poi da presidente, poi di nuovo da consigliere. Ancora oggi è un punto di riferimento per questa realtà complessa, che accoglie attività culturali, corsi, mostre, incontri, ospitalità per il Grest del centro storico e iniziative esterne. Si è impegnato anche nella Fondazione Civiltà Bresciana e nel Centro Servizi Volontariato, portando in ogni contesto la stessa combinazione di ascolto, preparazione e visione.
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