Nuvolera, il barbiere Rico Barber lascia la bottega dopo 70 anni

Giuliano Maggini
A 84 anni ha deposto le forbici: la sua eredità passa ora al figlio Diego a cui ha trasmesso l’amore e la passione per questo mestiere
Enrico Marangoni insieme al figlio Diego - © www.giornaledibrescia.it
Enrico Marangoni insieme al figlio Diego - © www.giornaledibrescia.it
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Il barbiere Enrico Marangoni, per tutti Rico Barber, ha attaccato al «chiodo» forbici e pettine e dopo settant’anni di lavoro ha deciso di lasciare la bottega e di andare a riposo per una meritata pensione. Via libera al suo allievo e figlio Diego. Una professione, la sua, intrapresa subito dopo le elementari, a soli 12 anni, nella bottega di Bruno «Figaro» per poi collaborare con Angelo Perini, altro storico barbiere del paese.

La storia

Con lui, in via Bonfad, ha trascorso 25 anni, tra dipendente e socio. Poi, in proprio, ha aperto la sua insegna in piazza Generale Soldo, ed infine si è trasferito nel nuovo negozio, in via Alcide De Gasperi, con il figlio Diego nel 1996. Qui ha trasmesso la passione e l’arte a Diego e dopo lunga ed onorata carriera la decisione di deporre gli attrezzi. Il barbiere, si sa, è punto si riferimento per molto del paese, e Rico ha visto passare generazioni di clienti contribuendo a creare un forte senso di comunità.

Il suo ritiro lascia un vuoto nel tessuto sociale di Nuvolera, e per tutti i suoi clienti affezionati, ma il ricordo del «barber» e della sua affabilità resterà vivo nel cuore dei nuvoleresi. Rico lo ricordano anche per il lavoro svolto presso la casa di riposo, per le sue prestazioni agli ammalati e negli ultimi anni, con il figlio Diego (che opera tutt’ ora) tutte le settimane offriva i loro servizi all’interno della Comunità Shalom di Palazzolo, una struttura privata che si occupa dal 1986 della riabilitazione e del reinserimento sociale dei tossicodipendenti.

Eredità

Ma gli anni passano, e all’età di 84 anni ha deciso di ritirarsi, senza la solita tristezza di chi chiude un’attività senza poter lasciare in eredità la sua esperienza, la sua arte, ma consapevole di essere riuscito a far continuare questo mestiere proprio al figlio Diego che lo ha sempre seguito con passione.

Ora, durante le sue passeggiate, passa a salutare tutti i giorni, ma siamo certi che il prossimo anno, quando il figlio Diego festeggerà il trentesimo anno di attività lo troveremo in negozio, magari pronto a dare l’ultima sfoltita di capelli a qualche suo cliente affezionato, dimostrando che un’attività ben gestita può creare un legame duraturo con la comunità locale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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