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Magro e Banchi, l’amicizia oltre il parquet: il video podcast coi coach di Germani e Virtus

Nel nuovo format «Storie di Pallacanestro» i due allenatori toscani si raccontano a Jacopo Bianchi tra basket e storie di vita
Il video podcast «Storie di Pallacanestro» con Magro e Banchi
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Nella pallacanestro ci sono spesso storie che vanno ben oltre il parquet, come quella dell’amicizia tra Alessandro Magro, allenatore della Germani, e Luca Banchi, da settembre tecnico della Virtus Bologna. Ed è stata proprio la storia del rapporto tra i due coach toscani a inaugurare, ieri su Teletutto all’interno del classico appuntamento settimanale con Basket Time, un nuovo contenitore creato ad hoc dal titolo «Storie di Pallacanestro» curato dal giornalista Jacopo Bianchi.

E lo speciale da oggi sarà disponibile in questo contenuto in formato video podacast.

L’intervista -realizzata la sera prima della partita poi persa dalla Pallacanestro Brescia con le Vu Nere - ha ripercorso tutta la storia del rapporto tra i due allenatori partendo addirittura da quando Luca Banchi, di 17 anni più vecchio, vide Alessandro Magro in versione giocatore. «Sono uno dei pochi privilegiati ad averlo visto giocare - ha raccontato, sorridendo -, ma non era facile per lui fare il giocatore essendo il figlio del miglior panettiere di Castelfiorentino».

La leggenda della schiacciata del papà di Alessandro, ora in pensione, ha accompagnato tutta la prima parte della carriera di Magro. «Diciamo che il mio regime alimentare non era facile da gestire con la forneria di famiglia e forse anche quello ha contribuito a chiudere presto il capitolo da giocatore - ha ammesso lo stesso tecnico biancoblù, che si è rapidamente spostato dall’altra parte della barricata -. Anche quando allenavo a Siena, ogni volta che i miei venivano a vedere la partita, non mancavano mai due borse di schiacciata che bastavano a sfamare tutta la squadra, lo staff e pure i collaboratori».

I due hanno condiviso tutto, dai tanti anni senesi all’esperienza in Russia (Lokomotiv Kuban), dove Alessandro è riuscito anche nell’impresa di far piangere Banchi. «Luca di solito non si commuove mai, ma quando durante una passeggiata serale gli ho chiesto di essere il mio testimone di nozze anche lui non ha potuto trattenersi».

Il coach bianconero, dal canto proprio, ha tracciato in maniera molto chiara la dimensione del rapporto tra i due. «A casa mia, anche con mia mamma ora ottantasettenne, si tifano le squadre che alleno io e quelle che allena Alessandro, come durante la finale di Coppa Italia 2023 quando abbiamo fatto un tifo sfegatato. Non vedo l’ora di arrivare al momento della mia carriera in cui farò solo il supporter di Alessandro Magro».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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