L’Italia sui pedali: il viaggio di Diego Pizzetti per scoprire le persone

Si chiama «Italia in Fabula» il progetto dedicato al viaggio in bici alla scoperta del territorio, della mobilità sostenibile e del genere umano: a crearlo è stato Diego Pizzetti, 24 anni di Verolanuova.
Il 3 giugno Diego per il suo lungo viaggio che lo porterà a passare per tutte le regioni d’Italia in sella alla sua gravel, una bicicletta adatta agli sterrati e ai terreni accidentati, percorrendo in cinque mesi circa 9mila chilometri. L’intento del viaggio del verolese, con una laurea triennale in sociologia conseguita a Bologna e pronto a cominciare il percorso della magistrale, sempre con lo stesso indirizzo, a Trento, è quello di vivere e scoprire pedalando le bellezze del territorio italiano, di farle conoscere al prossimo, ma anche di fare una vera e propria indagine sociologica, appunto, per conoscere nuove persone e vedere come si comportano nel momento in cui si imbattono in uno sconosciuto in sella ad una bicicletta. Il tutto poi verrà accuratamente documentato con foto e video che verranno anche pubblicati sui canali social, Instagram, TikTok e YouTube, dedicati al progetto «Italia in Fabula».
Il percorso
Per passare cinque mesi in giro per l’Italia ci vuole una certa organizzazione: Diego avrà nelle borse strategicamente attaccate alla sua bici tutto il necessario, un carico di circa 35kg tra qualche vestito di ricambio, il sacco a pelo e la tenda per dormire all’aperto o nei campeggi, gli attrezzi per documentare il viaggio e, nel caso servisse, per sistemare la bicicletta. Diego si è posto quale obiettivo quello di percorrete una settantina di chilometri al giorno; già pronta una tabella di marcia che prevede la sveglia verso le 4.30 circa e, poi, in sella fino verso l’ora di pranzo per evitare le ore più calde. In questo modo il giovane avrà il pomeriggio libero per realizzare i contenuti video e le interviste che verranno caricati sulle pagine social dedicate al suo studio sociologico che metterà a punto anche grazie a Red Sheep, un gruppo di studenti universitari che si occupano della produzione di materiale audiovideo.
Cambiare prospettiva
«Arrivo da un’esperienza di scoutismo, - racconta Diego-, ma il cicloturismo è qualcosa che mi affascina da sempre perché ti aiuta a vedere le cose in modo diverso e ti permette di fare tanti incontri con persone diverse che hanno tanto da raccontare e voglia di confrontarsi con il prossimo. Nell’ultimo viaggio di 1.800 km sulla via Francigena - continua il giovane -, ho incontrato persone che hanno dimostrato molta sensibilità, disponibilità e apertura all’altro che mi hanno davvero pacificato e fatto conoscere la bellezza del territorio e quella che anima l'essere umano». La prima parte del percorso vedrà Diego muoversi a nord, poi il verolese prenderà la via adriatica in direzione sud, per poi risalire lo stivale dalla costa tirrenica fino a Genova da dove si dirigerà verso le isole, scoprendo (e facendoci conoscere) nuovi aspetti della bella Italia.
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