La volata di Stiven Fanelli, da ciclista a pasticciere della notte

Questa è una storia di sport e di vita. Di un sogno interrotto sul più bello quando sembrava prossimo a realizzarsi, di un ragazzo bresciano che ha saputo ripartire da una delusione e reinventarsi anche grazie ai valori coltivati nella pratica sportiva. Certe notti lo si può trovare dietro al bancone del suo locale, vicino a Piazzale Arnaldo a sfornare dolci per chi, finita la movida, vuol continuare a vivere la notte. Stiven Fanelli, 36 anni da San Vigilio di Concesio, oggi è un giovane imprenditore, ma pochi sanno che è stato un ciclista professionista.
La carriera sportiva

La passione per la bici nasce fin da piccolo, il suo sogno è fare di questa passione una professione. Milita per diversi anni in quella fucina di talenti che è stata la Aspiratori Otelli di Giancarlo Otelli, nel 2010 tra i dilettanti è campione provinciale e vicecampione italiano élite in Sicilia e nel 2012 diventa professionista firmando un contratto triennale con la Utensilnord di Fabio Bordonali. Al primo anno tra i Pro disputa 28 gare tra cui il Giro del Trentino e il Giro di Lombardia ma, quando i sogni sembrano avverarsi, ecco il brusco risveglio: «Ad agosto di quell’anno ci comunicano che gli sponsor si sono ritirati e dobbiamo trovarci un’altra squadra. Un’impresa ardua, a meno di non essere già affermati, visto che le squadre in quel periodo sono già complete», spiega. Quindi da dicembre, smaltita la delusione, Stiven abbandona il ciclismo e decide di reinventarsi un lavoro dopo una vita dedicata alle due ruote.
Pasticceria per il post movida
«Volevo fare qualcosa di nuovo, di diverso, allora passo mesi a navigare in internet finché non mi imbatto nell’opportunità di aprire un locale che produce dolci per tutta la notte, una sorta di catena che però al nord Italia non esiste, quindi vado un mese a Roma a studiare pasticceria e a giugno apro il mio locale».
A molti sembra un azzardo ma l’attività funziona e Stiven, da buon ex ciclista, forte della tenacia che lo ha sempre contraddistinto in gara, decide di tentare un’altra impresa e nel giro di due anni con l’aiuto della sorella, affianca al suo primo locale una pizzeria al taglio e una pasticceria per celiaci.
«Nonostante la diffidenza di tutti volevo accontentare le richieste dei miei clienti e del mercato», continua. Nell’arco di pochi anni Stiven ha così messo in un cassetto il sogno di diventare ciclista e ha cambiato la sua vita aprendo tre attività che «mi danno molte soddisfazioni e anche se all’inizio è stata dura ora posso contare su dodici dipendenti».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@I bresciani siamo noi
Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.
