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In «punta di piedi» Beatrice si laurea al Teatro alla Scala

Giulia Bonardi
La 22enne di Montichiari ha concluso il percorso in Accademia con una tesi sul ruolo dello specchio
Beatrice Ardenghi - © www.giornaledibrescia.it
Beatrice Ardenghi - © www.giornaledibrescia.it
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Beatrice Ardenghi, in «punta di piedi», con passione e sacrificio, ha coronato (di alloro) il suo sogno formativo professionale: si è laureata all’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, come insegnante. Precisamente ha ottenuto il «Diploma accademico di primo livello in danza classica a indirizzo tecnico didattico», che è riconosciuto dal Miur, e abilita formalmente all’insegnamento della danza.

Questa attività (e missione artistica, nonché culturale), Beatrice Ardenghi la esercita già, all’Asd Det Danza e Teatro di Montichiari (che ha una sede anche a Rivoltella), realtà conosciuta e consolidata. Praticamente un triennio fa (corrispondente alla durata del corso di laurea), avevamo proprio raccontato di come la giovane monteclarense, allora 19enne, avesse centrato un grande obiettivo: superare l’audizione di ingresso per accedere alla prestigiosa scuola di alta formazione del Teatro alla Scala.

Esame

Ebbene, non possiamo esimerci quindi dall’aggiornare il nostro racconto: Beatrice, recentemente, si è laureata, oltretutto conseguendo la lode. «L’argomento teorico della mia tesi è stato il ruolo dello specchio, nell’insegnamento della danza e come strumento scenografico all’interno dei balletti - ci spiega -. L’esame di laurea ha naturalmente richiesto anche una dimostrazione pratica che ha previsto, da parte mia, la spiegazione di alcuni esercizi a due allievi dell’Accademia».

Un percorso di formazione esclusivo che, tra pratica e teoria, ha elevato la sua preparazione; preparazione che sarà messa a disposizione degli allievi di Det: «Il secondo e terzo anno hanno richiesto quattro giorni di presenza a settimana: le lezioni sono state sia tecnico-pratiche, sia teoriche- ci racconta-. Oltre alla tecnica, infatti, ho frequentato corsi di storia della danza e del balletto, di musica della danza, ma anche di pedagogia, psicologia e anatomia. Al termine di ogni anno, si è tenuta una sessione con diversi esami da sostenere. Ora intendo concentrarmi sull’insegnamento e l’obiettivo è portare il prestigio dell’Accademia che ho frequentato anche nella scuola di Det, in cui sono cresciuta, infatti abbiamo avviato anche dei percorsi accademici intensivi e giornalieri pensati per coloro che sognano un futuro in questo ambito disciplinare e pertanto desiderano un livello più elevato di preparazione».

Ha fatto del suo sogno la sua professione, con caparbietà e la disciplina. La passione per la danza, oltretutto, è un (bellissimo) «vizio» di famiglia: Beatrice ha iniziato con la danza classica a 4 anni; sua sorella, invece, si è dedicata alla danza moderna e la mamma, Valeria Castellari, è insegnante e direttrice artistica di Det.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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