I food creator bresciani del momento tra India, lusso e piatti vegani

Hanno tutti meno di 35 anni e una grande passione in comune: il cibo. Oltre ad assaporarlo, lo raccontano sulle loro pagine social, recensendo i posti – in prevalenza bresciani, ma non solo – in cui vanno a mangiarlo. Sempre più richiesti dai ristoratori e, in generale, dalle attività che vogliono promuoversi passando attraverso la visitatissima vetrina contemporanea dei social network, la loro è una professione nascente, quella del content creator nell’ambito del food che si fa promotore del territorio e delle sue ricchezze culinarie.
Una professione che nel Bresciano non è ancora così gettonata, come ci hanno spiegato loro stessi: Melinda Castaldi, la gourmand che sceglie prevalentemente ristoranti e hotel di alto livello, Giulia Ragone, la franciacortina che recensisce qualsiasi tipo di locale in cui si è trovata bene, Patrizia Pietropaolo, la vegana a caccia di posti che preparano piatti interamente vegetali e, infine, Nehal Uddin, lo studente di Finanza con origini del Bangladesh appassionato promotore della cucina e delle spezie utilizzate tra la terra di origine dei suoi genitori, l’India e il Pakistan.
Giulia Ragone, recensioni franciacortine

La pagina Instagram di Giulia Ragone è seguita da 23mila follower. La 34enne di Cortefranca si dichiara «innamorata del posto in cui vive: adoro viaggiare ma sono sempre felice di tornare a casa, perché il nostro è un territorio bellissimo, che amo raccontare attraverso le mie esperienze enogastronomiche, sportive ed escursionistiche tra la montagna e il lago».
Sulla sua pagina è possibile trovare molte idee tra ristoranti, cantine vinicole ed esperienze nella natura in grado di fornire diversi spunti a chi vuole provare posti nuovi a due passi da casa ma non ha idea di dove andare. «Le prime condivisioni le ho fatte quasi per gioco ma ho notato subito che c’era tanto interesse – racconta Giulia –. La mia prima base di follower è nata perché pubblicavo ricette mentre poi, dal momento che ho sempre avuto amici ristoratori e andavo spesso a trovarli, ho cominciato a condividere anche serate, location e piatti e la cosa è piaciuta molto a chi mi seguiva».
I follower hanno iniziato a crescere sempre più e, dall’essere un hobby che coltivava principalmente nelle ore serali e notturne una volta staccato dal lavoro, quella di creare contenuti è infine diventata la sua unica professione. «Sono interamente autodidatta: faccio reel narrativi dove racconto il ristorante, la cantina vinicola, il birrificio, il caseificio e il luogo in cui viene prodotto il caviale – spiega –. Mi concentro su realtà, anche di piccoli produttori, situate principalmente nel Bresciano e le persone che mi seguono sono per la maggior parte di qui: ho infatti scoperto, all’inizio con un po’ di stupore, che anche gli stessi bresciani spesso e volentieri non sanno cosa fare sul loro territorio».
Sono sempre di più le realtà che ambiscono ad apparire nella «vetrina» da lei creata sul suo profilo Instagram. «Non ho attrezzature particolari – racconta –: vado con il mio telefono, filmo l’ambiente, i piatti e successivamente li edito raccontando quella che è stata l’esperienza. Se in un posto non mi sono trovata bene, semplicemente evito di dedicargli un contenuto». In futuro la 34enne vorrebbe cimentarsi anche con l’accoglienza turistica, creando pacchetti cuciti a misura dell’ospite.
Bresciaveg

Patrizia Pietropaolo, su Instagram Bresciaveg, ha 32 anni e nella vita ha conseguito una laurea in Chimica per poi diventare commerciale in una azienda che produce materie prime per la cosmesi. Un lavoro che la porta a viaggiare tantissimo in tutto il mondo e a conoscere molte culture diverse. Grazie anche alla sua professione ha iniziato a informarsi su tematiche relative al trattamento degli animali e alla sostenibilità. Una lunga riflessione culminata nel 2021 con la conversione a un’alimentazione di tipo vegano.
«Una scelta, la mia, che non è subito stata condivisa con entusiasmo da chi avevo attorno, anzi – confessa –. Ho quindi pensato di creare la pagina, giunta oggi a quasi 5mila follower, per scovare persone a Brescia e provincia che avessero idee simili alle mie con cui uscire a mangiare, confrontarsi e alle quali chiedere consigli». Una mossa rivelatasi azzeccatissima: quando la pagina aveva solamente 300 follower un ragazzo le scrive per organizzare un aperitivo veg. La prima volta si ritrovano in 13, poi la cosa prende quota e iniziano ad aderire sempre più persone. Sull’onda di questo successo Patty ha iniziato a investire sempre più tempo nella pagina sia dal punto di vista dei contenuti, che devono essere curati, sia da quello umano, rispettando sempre l’obiettivo di creare relazioni attraverso iniziative pensate per incontrarsi e incontrare anche i ristoratori al fine di capire quale sia la loro apertura nel costruire menù vegano.
La domanda, a questo punto, sorge spontanea: quanto è vegan friendly Brescia? «In città se si sta in centro ci sono delle ottime proposte – risponde Patty – ma appena si esce si inizia a fare un po' più di fatica; tuttavia ho constatato che i ristoratori si stanno rendendo conto che mettere in menù una proposta veg è inclusivo dal punto di vista scelte alimentari e delle intolleranze». Sulla pagina Instagram Bresciaveg è possibile trovare consigli sui posti che servono pranzi, cene e colazioni vegane e sui vari eventi vegan friendly organizzati da Patrizia e dai suoi follower ma anche dai locali.
Il food creator Nehal Uddin
Uno dei prossimi in programma è stato preparato in collaborazione con Nehal Uddin, food creator autore e gestore della pagina che conta 96.800 follower. Ad appena 24 anni Nehal – nato a Brescia da genitori bengalesi che hanno un negozio di kebab in via Valcamonica e da nonni dell’india e del Pakistan – è stato in grado di creare un progetto di tutto rispetto, grazie al quale mantiene se stesso e gli studi magistrali in Finanza all’Università di Brescia.
La sua attività è nata proprio in ambito accademico. Per sostenere un esame di Economia e Gestione delle imprese gli era stato chiesto di costruire un business che potesse funzionare legato a uno store online in cui si vendesse un prodotto etnico a pubblico italiano. Il progetto è piaciuto parecchio ai professori, allora Nehal ha deciso di lavorarci anche al di fuori del contesto dell’università. Apre, allora, il sito Uddin Store, dove racconta la cultura culinaria indiana e dà consigli su come usare le spezie importate dall’India acquistabili sulla pagina stessa. L’e-commerce funziona e la pagina Instagram, dove Nehal propone ricette della cultura asiatica meridionale, è in rapida crescita.
Oltre a ciò il 24enne, tornato a Brescia lo scorso giugno dopo due anni trascorsi a studiare negli Usa, è un apprezzato chef che si sposta un po’ in tutta Italia proponendo i piatti delle terre di origine dei suoi avi. «Recentemente sono stato invitato dalla Fiorentina a conoscere lo chef della prima squadra – racconta con una punta di orgoglio – e vengo contattato da associazioni o privati che hanno bisogno di qualcuno che cucini per eventi». I suoi prossimi passi? «Mi piacerebbe iniziare a recensire i ristoranti indiani presenti in tutta Italia e sto lavorando a un progetto con altre persone legato all’organizzazione di viaggi, di gruppo o in solitaria, verso l’India».
La cucina esclusiva con Melinda Castaldi
Lasciato il pungente e affascinante universo delle spezie, ecco che ci dirigiamo in quello, chic e raffinato, dell’alta cucina e delle esperienze esclusive.
Ad accompagnarci c’è la 26enne Melinda Castaldi, torinese trasferitasi da nemmeno un anno a Bedizzole per convivere con il fidanzato, sommelier del ristorante Aquariva di Padenghe Sul Garda. «Insieme stiamo iniziando a collaborare specialmente per quello che riguarda la parte enologica, bresciana e non» afferma la giovane content creator la cui pagina Instagram è seguita da 13.800 persone.
Questa attività, che consiste nel raccontare le sue esperienze in ristoranti, cantine e hotel di prestigio, lei la conduceva già quando era a Torino. Sono solo due mesi e mezzo che ha iniziato a declinarla sul territorio bresciano, in particolare sulla zona gardesana «e devo dire che mi trovo davvero molto bene: mi scrivono anche tantissime realtà che vogliono promuoversi e, per questo, con Marco facciamo una selezione molto attenta». Al suo lavoro da remoto per una agenzia torinese, Melinda ha affiancato quello di content creator in versione glam e lussuosa. «Quella di avventurarsi nel mondo social affidandosi a una figura come la mia non è ancora considerata una occasione da molti bresciani, a maggior ragione quando hanno già i loro giri di clienti – riflette –, mentre invece avere vetrina del genere ti permette di alzare il livello di qualità della clientela, specialmente sul lago».
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