I cento anni della Virtus Feralpi Lonato

Francesco Venturini
La Seconda categoria oggi, il traguardo della D ieri: un progetto vincente basato sui talenti di casa
Virtus Feralpi Lonato, una storia centenaria © www.giornaledibrescia.it
Virtus Feralpi Lonato, una storia centenaria © www.giornaledibrescia.it
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Cento anni di Virtus Feralpi Lonato: un secolo di passione, sacrificio e amore per il calcio che hanno unito generazioni, lasciando un’impronta indelebile, dai toni biancoverdi, nei cuori di chi nel tempo l’ha vissuta. Una storia che dal 1924 parla di uomini e di giovani promesse, di sogni condivisi e realizzati in un calcio fatto di scarpe consumate, palloni pesanti e maglie di lana. Nessuno ha voluto mancare alla festa per il centenario tenutasi sabato 7 settembre sul terreno di gioco dell’oratorio Paolo VI di Lonato: dagli oltre 130 atleti del settore giovanile che hanno sfilato davanti al folto pubblico sugli spalti, alla prima squadra (oggi in Seconda categoria) accompagnata dalle vecchie glorie che nel 1980 e nel 2007 hanno guadagnato la promozione in serie D, ai dirigenti storici e attuali, che puntano sui giovani del vivaio e mantengono viva la tradizione calcistica lonatese.

La squadra punta molto sul settore giovanile © www.giornaledibrescia.it
La squadra punta molto sul settore giovanile © www.giornaledibrescia.it

L’obiettivo di attingere quasi esclusivamente dal vivaio è stato dichiarato dieci anni or sono dalla dirigenza biancoverde. È motivo d’orgoglio per il presidente della Virtus Emilio Hueber. «Il leitmotiv che seguiamo ormai da dieci anni con grande soddisfazione - ha affermato Hueber -, è quello di dare spazio ai talenti del nostro settore giovanile. Abbiamo deciso di non inserire giocatori provenienti da altre società per valorizzare i ragazzi che crescono sul nostro territorio. Ogni anno promuoviamo un certo numero di Juniores in prima squadra, garantendo freschezza al gruppo. Proprio grazie a quest’entusiasmo e all’attaccamento alla maglia siamo riusciti a ottenere risultati significativi. L’ultima stagione ne è l’esempio: se non avessimo perso terreno nelle ultime partite, probabilmente avremmo potuto giocarci anche i play off».

Riscontri

Il presidente ha voluto ricordare la prima promozione dopo la ripartenza dalla Terza categoria. «Per me - le sue parole - il momento più emozionante è il salto in Seconda categoria vincendo con le proprie forze e con i propri giovani. Ci ha fatto capire che potevamo credere nel progetto che abbiamo in mente. E abbiamo sempre lavorato nella medesima direzione».

Da sinistra Tardani (sindaco di Lonato), Mazzioli (ex dirigente), Pasini (Feralpi Group), Hueber (presidente del club) e don Alessandro Turrina (parroco) © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra Tardani (sindaco di Lonato), Mazzioli (ex dirigente), Pasini (Feralpi Group), Hueber (presidente del club) e don Alessandro Turrina (parroco) © www.giornaledibrescia.it

È stato difficile, invece, per Marcello Mazzioli, storico dirigente del passato lonatese, focalizzare l’attenzione su un solo ricordo. «Sono troppi i momenti felici che mi legano a questa società - ha commentato emozionato -: non saprei sceglierne uno in particolare. Ho calpestato ogni filo d’erba su questo campo e ho seguito i progressi di qualsiasi squadra. Oggi, però, vedendo in campo i ragazzi dell’annata 1980-198, posso dire che mi si riempie il cuore di gioia. La memoria a volte fa brutti scherzi - sorride -, ma molti di loro me li ricordo perfettamente. Tutto è nato laggiù - indica con il dito -, al Comunale, dove svolgevamo gli allenamenti prima di spostarci a Brescia, ai tempi della serie D. Sono stati anni di grande passione».

Bianco e verde, i colori della Virtus Feralpi Lonato © www.giornaledibrescia.it
Bianco e verde, i colori della Virtus Feralpi Lonato © www.giornaledibrescia.it

Presente alla festa anche il presidente di Feralpi Group, Giuseppe Pasini. «Tengo a ricordare alcune persone fondamentali nel percorso della Feralpi Lonato, oggi Virtus Feralpi Lonato - ha affermato -. In particolare, due soci di Feralpi che seguivano le sorti del calcio lonatese, come Faustino Leali e Giovanni Tolettini. Insieme all’allora presidente Dario Zanini e ai dirigenti Emanuele Coppini e Marcello Mazzioli portarono per la prima volta un club di Lonato in serie D, anche grazie al contributo del bomber Adami, poi ceduto al Brescia. Voglio anche menzionare Ezio Baccoli, che riuscì a riportare la Feralpi Lonato in serie D, anche se la squadra dovette trasferirsi a Desenzano per la mancata omologazione del vecchio stadio dell’oratorio. E ovviamente Emilio Hueber, che sta portando avanti, con passione ed entusiasmo, questa storia calcistica. Storia che, negli anni più recenti, ha visto la fusione del 2009 con l’Ac Salò-Valsabbia e da cui poi è arrivata la promozione in serie B della scorsa stagione da parte della Feralpisalò, che mantiene nella propria identità e nei propri colori sociali anche l’anima lonatese». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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