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Verolanuova, compleanni record: due fratelli spengono 202 candeline

Viviana Filippini
Guido e Iole Galperti compiono gli anni a pochi giorni di distanza: sono arzilli e pieni di ricordi
Iole e Guido Galperti con il sindaco Stefano Dotti e l'assesore Carlotta Bragadina
Iole e Guido Galperti con il sindaco Stefano Dotti e l'assesore Carlotta Bragadina
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Insieme spengono la bellezza di 202 candeline. Sono i fratelli Guido e Iole Galperti di Verolanuova che, nel mese di ottobre e a pochi giorni di distanza (lui il 5 ottobre, lei il 22 ottobre), festeggiano il loro importante genetliaco.

Per fare gli auguri ai due centenari, oltre ai familiari che si sono ritrovati per un pranzo in compagnia a «La Vecchia Filanda», sono intervenuti anche il sindaco Stefano Dotti e l’assessore Carlotta Bragadina, che hanno sottolineato la forza dei legami familiari e l’importanza della memoria e della saggezza centenaria per la comunità di Verolanuova.

Chi è lui

Guido, sposato dal 1956 con Paola (95 anni) originaria di Verolavecchia, nella sua vita ha sempre avuto la passione per la meccanica. Dopo aver lavorato per alcuni anni nella ditta Palazzoli di Brescia (siamo ai tempi della Seconda guerra mondiale), Galperti avviò la sua officina prima in paese e poi in zona industriale a Verolanuova.

La famiglia e il lavoro sono stati il centro della vita di Guido che oggi, con la moglie, vive in tutta tranquillità il secolo di vita, leggendo ogni giorno, dall’inizio alla fine, le pagine del nostro quotidiano. Tra i ricordi di Galperti ci sono i viaggi fatti in gioventù con la sua moto Guzzi, che lui chiamava «Guzzino»; le battute di caccia con la sua cagnolina Diva; le uscite con gli amici a Verolavecchia dove incontrò la moglie Paola e il suo lavoro in officina che lo portò anche ad assemblare una moto con i pezzi di scarto che aveva nel suo laboratorio.

L’aneddoto

Poi tra i momenti del passato di Galperti ne spicca uno legato alla Seconda guerra mondiale: «Non sono partito per il fronte, ma sono rimasto a lavorare a Brescia, però ricordo che un giorno bombardarono la stazione dei treni qui a Verolanuova, vicino a dove abitavo e io ero a casa – racconta –. A differenza della mia famiglia che era riuscita a scappare nei campi, io ero rimasto lì e mi ricordo che per salvarmi e non essere spazzato via dalla forza delle esplosioni mi ero stretto ad una grata di ferro. L’unica compagnia che avevo era la mia cagnolina Diva che tremava di paura».

Chi è lei

Accanto a Guido e ai suoi 100 anni c’è la sorella maggiore che il 22 ottobre festeggerà i 102 anni. Iole lavorò dal 1937 al 1941 a Verolanuova come responsabile centralinista e nel 1941 cominciò a lavorare al Consorzio agrario di Brescia, per passare poi alla Stipel, società telefonica diventata Sip, dove rimase fino al pensionamento nel 1979.

Oltre ai super longevi Iole e Guido, c’era anche una terza sorella, Teresa, arrivata anche lei vicina al secolo di vita e scomparsa nel 2023.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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