Gibertoni-Guerini: quando l’arte è questione di famiglia

Quella della famiglia Gibertoni-Guerini per l’arte è una passione che potrebbe essere definita viscerale, perché collega tutti e quattro i suoi membri.
Esposizione
La mamma, Marisa Guerini, è un’artista di lungo corso e fino al 22 dicembre espone la sua prima personale di scultura «Her-Story» a Palazzo Bertazzoni di Bagnolo Mella. Paolo Gibertoni, suo marito, è stato fino a qualche anno fa professore di educazione artistica alle medie di Lumezzane e, una volta andato in pensione, insieme a Marisa ha iniziato a lavorare in maniera fissa nel loro grande laboratorio situato nell’abitazione della coppia a Inzino. Le figlie, respirando arte sin da quando sono nate, hanno seguito a modo loro le orme dei genitori. Luisa, la più grande, da dopo il Covid vive a Oxford, dove ha studiato ed è una grande appassionata di disegno industriale: ha frequentato il corso di Design del prodotto industriale al Politecnico di Milano per poi spostarsi gradualmente sul Design di servizi digitali e interfacce. Oggi, che ha 34 anni, lavora da remoto per una startup londinese della quale è la principale designer: progetta flussi e interfacce. «Cerco di tornare in Italia più spesso possibile - racconta -. Ma non è sempre facile».
Nel mondo
Non a caso è tornata a fine novembre per l’inaugurazione della personale della mamma Marisa ed era da un anno e mezzo che non vedeva la sorella Clara. Trentadue anni, anche quest’ultima vive all’estero ed è la figura cardine per quanto riguarda l’organizzazione di mostre del Musée Picasso di Parigi. Un incarico importante che ricopre da due anni e mezzo. «Organizzo le mostre dalla a alla z e trascorro metà del tempo in ufficio e l’altra metà in cantiere - spiega -. Gestisco personalmente il cantiere di costruzione delle mostre e sono responsabile anche di quelle che vanno all’estero, cioè dei progetti che il museo di Picasso vende agli altri musei». Ora sta gestendo una mostra a Hong Kong e a marzo ha in programma la gestione di un progetto ad alto tenore diplomatico che include la Cina. Sua è anche l’organizzazione della mostra in corso al Palazzo Reale di Milano. Una famiglia coesa che il 30 novembre si è riunita dopo tanto.
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