Dal forno al canto, il pizzaiolo Nasser Mimmo Ataalla omaggia l’Italia

Elena Bolpagani
La canzone del borgosatollese Mimmo, «Viva l’Italia», celebra integrazione e bellezza ed è un brano d’amore dedicato al Bel Paese
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Viva l'Italia, Mimmo Nasser omaggia il Belpaese
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Una canzone d’amore dedicata al Belpaese. «Viva L’Italia» cantata dal poliedrico pizzaiolo borgosatollese Nasser (Mimmo) Ataalla è una delle tante performance in onore dell’Italia e dell’integrazione tra culture.

Mimmo Nasser

Mimmo, imprenditore nel campo della ristorazione, in passato ha scritto un libro, girato un film come protagonista, cantato diverse canzoni che raccontano della sua vita e della convivenza pacifica – e talvolta scherzosa – tra culture molto diverse fra loro. Tutto questo grazie anche a grandi collaborazioni come quelle con Charlie Cinelli e Mauro Cartapani, per citarne alcune. La nuova canzone si può ascoltare sulla piattaforma Youtube dall’11 di luglio. Il video che fa da sfondo alla melodia alterna diversi paesaggi italiani: immancabili le città più importanti, le manifestazioni nazionali più famose e i cibi della tradizione. Nasser Ataalla racconta parte della sua storia personale con autenticità, toccando il cuore di chi ha vissuto o sta vivendo un percorso simile.

I messaggi

Quali sono i messaggi che Mimmo Nasser vuole comunicare con questo brano? «Esprimere amore e appartenenza all’Italia – spiega il cantautore –. La canzone riflette i sentimenti profondi di affetto e di gratitudine verso l’Italia, il Paese che ha accolto l’artista e gli ha offerto nuove opportunità di vita». Il brano, inoltre, racconta la storia di un migrante «che è riuscito a integrarsi e ad amare il Paese che ora considera casa, senza rinunciare alla propria identità culturale, celebra l’armonia tra culture diverse e sottolinea che l’amore e l’appartenenza non hanno confini geografici». Insomma, un omaggio musicale all’Italia e al suo popolo «per l’accoglienza, il rispetto e il calore umano ricevuto». Ma il brano mette anche molto in luce «la bellezza culturale e paesaggistica» del Paese più bello del mondo, «rafforzandone il fascino agli occhi del pubblico arabo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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