Botticino, «La fiamma nel petto» di Livio diventa storia

Il vicecomandante Silvio Pagano ha scritto un libro ispirato al pompiere del paese mancato tre anni fa
La foto di Livio Apostoli di Botticino - © www.giornaledibrescia.it
La foto di Livio Apostoli di Botticino - © www.giornaledibrescia.it
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«Da grande farò il pompiere, come nonno Livio»: sono le parole di Tommaso che si vedeva già grande indossando il cappello del padre di sua madre. Questo è l’incipit della storia scritta da Silvio Pagano, vicecomandante dei Vigili del fuoco di Brescia che con la sua storia, «La fiamma nel petto», ha reso onore al corpo al quale appartiene e a Livio Apostoli di Botticino.

Livio Apostoli - © www.giornaledibrescia.it
Livio Apostoli - © www.giornaledibrescia.it

La figlia

Riavvolgiamo il nastro e torniamo al 2024 quando Brescia ospitò il 28° raduno nazionale dei Vigili del fuoco: tra le migliaia di persone presenti, il primo giugno, giorno della sfilata, c’era Maristella Apostoli che indossava il cappello del padre Livio, mancato tre anni prima. Con quel viso e gli occhi sorridenti, i capelli ricci e rossi schiacciati dal cappello, evidentemente arrivato da un’altra epoca, non è passata inosservata. «Sul cappello c’è il numero 16 – ricorda Maristella – che indica il gruppo di Brescia. Quindi sono stata subito notata e portata in corteo a sfilare. Non solo: a fine sfilata mi sono messa a parlare con un anziano che, si è scoperto, aveva conosciuto mio padre. Ci siamo abbracciati ed è stato come abbracciare il papà».

Maristella Apostoli con il cappello del padre Livio - © www.giornaledibrescia.it
Maristella Apostoli con il cappello del padre Livio - © www.giornaledibrescia.it

Livio Apostoli

Livio Apostoli, classe 1936, fu pompiere ausiliario, durante il servizio di leva, nel 1959, «avrebbe voluto restare, ma era capofamiglia e quindi responsabile dei suoi fratelli;scelse di tornare a fare l’agricoltore – spiega Maristella –, ma restò sempre legato al corpo».

La storia

A questo punto la storia arriva a Silvio Pagano che già aveva in animo di celebrare il comando di Brescia: «Da lì è partita l’idea – spiega l’autore –; il tutto però viene mescolato a fatti realmente accaduti e a un pizzico di fantasia per ricostruire passaggi dei quali non abbiamo documenti». E così Maristella diventa Stella e viene inserita la figura il piccolo Tommaso: «Il racconto ci chiedeva di essere scritto – dice Pagano –, l’episodio era bellissimo e quando ho scoperto il legame con il papà ho voluto suggellarlo. Nella storia abbiamo il passato, il presente e il futuro. E ho scelto di inserire fatti realmente accaduti come un incendio del 1959 nel quale morì in servizio un collega». «Un episodio – dice Maristella – che il papà raccontava spesso perché era presente e ne fu colpito e segnato».

La presentazione del libro alla galleria storica di Mantova - © www.giornaledibrescia.it
La presentazione del libro alla galleria storica di Mantova - © www.giornaledibrescia.it

La dedica

Pagano non ha dimenticato nessuno: «Abbiamo voluto racchiudere, seppur in un racconto, i contributi di più soggetti: il libro, infatti, è stato dedicato a Rosario Malara, ex comandante bresciano e presidente onorario dell’Anvvf e della galleria storica di Mantova. In pensione aveva scoperto il suo talento per l’olio su tela e si era impegnato a realizzare la copertina. Purtroppo è mancato poco prima di consegnare il lavoro e quindi abbiamo scelto di onorarlo così». Il libro si può acquistare su Amazon.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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