FANGO SULLE STELLE

Regia: Elia Kazan
Con: Montgomery Clift, Lee Remick, Jo Van Fleet, Albert Salmi, Jay C. Flippen
Genere: drammatico
Distribuzione: Sinister film
Per la collana “Classici ritrovati”, Sinister mette a disposizione di chi ama il buon cinema classico hollywoodiano questo film del 1960 che all’epoca fu incompreso, ma che è ritenuto tra i capolavori del regista Oscar 1948 per “Barriera invisibile” e 1952 per “Fronte del porto” e che è stato inserito nella lista di quelli conservati dal National Film Registry Usa. Un’opera all’insegna del New Deal di Roosevelt a metà Anni 30 per risollevare il Paese dalla Grande depressione che l’aveva colpito nel 1929 e che mostra un’America al guado tra progresso e conservazione, un nuovo e del tutto diverso mondo in arrivo che si prepara a spazzare il vecchio, ma che cerca di non essere monolitica nella sua denuncia (a parte la forte componente antirazzista) mostrando le ragioni di chi resta attaccato alla tradizione, vedi la donna che non vuole lasciare la sua casa, e di chi invece come l’ingegnere inviato dallo Stato favorire la realizzazione di una diga vuole portare progresso e sicurezza nella zona. Ben fotografato a colori fra bellissimi paesaggi e ottimamente interpretato dal trio di protagonisti, atipico in quanto poco spettacolare e impegnato, questo 14mo film di Kazan vede Montgomery Clift, addetto statale alla costruzione di una diga sul fiume Tennessee per evitare le frequenti esondazioni della zona, cercare di far abbandonare dall’anziana signora Jo Van Fleet che vi abita la sua casa su una piccola isola, destinata a venire sommersa, casa in cui vive con i figli e alla giovane nipote vedova Lee Remick.
La donna, però, che vi ha vissuto da sempre e vi ha sepolto il marito, non vuole andarsene e rifiuta qualsiasi proposta economica, anche molto vantaggiosa, che le viene fatta, mentra tra Clift e la Remick nasce un affettuoso sentimento. Da notare che il film tratta anche i temi di una più giusta ridistribuzione della ricchezza a quello spinosissimo - siamo nel sud degli States - dell’equiparazione del trattamento economico tra bianchi e neri (che nel 1933 percepivano la metà del salario dei primi). Non a caso l’ingegnere, che si batte per la parità, finirà malmenato dai razzisti locali. Quanto alla vicenda principale si vedrà come andrà a finire, ma non sarà un happy end trionfalistico nonostante le immagini della coppia di neosposini che sorvolano la diga ultimata e che porterà lavoro, benessere e la luce elettrica. Un film che merita di essere recuperato e conosciuto proposto in versione restaurata; unico extra il trailer.
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