Italia e Estero

Sulla riapertura «circola un calendario non veritiero»

Le parole del viceministro all'Economia, Antonio Misiani: «la ripartenza dovrà essere graduale e correlata al grado di rischio»
Un mercato comunale di Milano - Foto Ansa/Matteo Fasani © www.giornaledibrescia.it
Un mercato comunale di Milano - Foto Ansa/Matteo Fasani © www.giornaledibrescia.it
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«Circola un calendario che non è veritiero» l'unica cosa «verosimile» è che servirà «gradualità della riapertura delle attività e della vita sociale. Ad oggi non c'è una programmazione decisa: la task force sta iniziando a lavorare in questi giorni, avremo un quadro reale nei prossimi giorni». Lo ha detto il viceministro all'Economia Antonio Misiani a Mattino 5. Certo, «i dati epidemiologici stanno migliorando ma è necessaria prudenza contro una seconda ondata di contagi, che sarebbe esiziale anche dal punto di vista economico».

«È evidente che dovremo convivere con il virus ancora a lungo e la riapertura delle attività dovrà essere graduale e correlata al grado di rischio: prima le attività economiche, sociali e civili con un basso grado di rischio, successivamente le altre tenendo conto dei dati epidemiologici» ha aggiunto Misiani, sottolineando che «il dato più significativo è quello dei posti in terapia intensiva, è quello più affidabile che dice che le misure stanno funzionando e che i sacrifici stanno portando risultati».

«Abbiamo insediato la task force guidata da Colao - ha aggiunto Misiani - esattamente per progettare la fase due, per dare preziose indicazioni a governo e parlamento non solo sulle tempistiche ma anche sull'organizzazione»: questione «cruciale la disponibilità dei dispositivi di protezione» come le mascherine, per la quale sta procedendo la riconversione per la produzione interna. Con una riapertura «in blocco non saremmo in condizione di garantire sicurezza a tutti»..

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