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Consumi bloccati, risparmi in aumento: i depositi bancari dei bresciani sfiorano i 38 miliardi

L'incremento, tra il 2021 e il 2020, è nell'ordine di 1,4 miliardi di euro, pari al 3,8% su base annua
I depositi bancari di famiglie e imprese hanno quasi raggiunto nel 2021 i 38 miliardi di euro
I depositi bancari di famiglie e imprese hanno quasi raggiunto nel 2021 i 38 miliardi di euro
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Aumentano ancora i depositi delle famiglie e delle imprese bresciane nei 683 sportelli bancari attivi in provincia al 31 dicembre 2021, e arrivano a sfiorare i 38 miliardi di euro. L'incremento, tra il 2021 e il 2020, è nell'ordine di 1,4 miliardi di euro, pari al 3,8% su base annua, e appare modesto solo se comparato all'incremento record registrato nell'anno della pandemia. 

Il dato di Banca d'Italia, fissato al 31 dicembre 2020, portava i depositi della clientela nei 724 sportelli bresciani a 36,4 miliardi di euro. Un valore elevatissimo che, confrontato con quello del dicembre 2019, pari a 31,8 miliardi di euro, determinò un incremento di quasi 4,6 miliardi di euro, pari al +14,4% su base annua. Certamente, allora, la pandemia ha bloccato i consumi e fatto schizzare i risparmi degli italiani che, spaventati dal futuro, rimandano gli investimenti preferendo la liquidità. Tuttavia, nel 2021, nonostante i segnali di uscita dalla pandemia e di ripresa economica la quota del risparmio cresce ancora. Del resto non succede solo a Brescia.

In Italia

Il valore dei conti correnti non vincolati di famiglie e imprese ha orami superato i 1.500 miliardi di euro e continua a crescere da cinque anni. Depositi remunerati da almeno cinque anni a zero e di fatto un regalo da 15 miliardi di euro l'anno che gli italiani fanno alle banche. Una massa di denaro fermo, eroso dall'inflazione e, soprattutto, a costo zero per le banche che la dice lunga sul pessimismo degli italiani e sulla sfiducia negli investimenti finanziari.

La situazione nei comuni bresciani

Depositi bancari che crescono oltre la media provinciale, pari al +3,8%, in una sessantina di comuni dei 76 per cui abbiamo dati in chiaro da Banca d'Italia. Infatti, oltre ai 29 comuni in cui non ci sono sportelli bancari, la normativa sulla privacy oscura il dato per quei comuni in cui sono presenti depositi ma si contano meno di 3 sportelli bancari.

Chi sale

Nel corso del 2021 l'incremento dei depositi della clientela rimane elevato e superiore al +20% in 11 comuni bresciani. Tra questi Vestone (+84,2%, +352,8 milioni di euro) e Castel Mella (+56%, +86 meuro) svettano nettamente precedendo, oltre la soglia del +30%, Borno (+37,8%), Passirano (+32,5%). Un aumento dei depositi di poco inferiore a questa soglia si registra a Limone del Garda (+29,3%), Adro (+28,2%), Ponte di Legno (+28,1%), e Pontevico (+27,7%) mentre con valori oltre la soglia del +20% si collocano Sirmione (+23,5%), Esine (+22,9%) e Villanuova sul Clisi (+21%).

Chi scende

Una decina di comuni, in controtendenza con il dato medio provinciale, registrano una riduzione dei depositi della clientela. Tra questi Brescia che vede l'ammontare dei depositi 12,5 miliardi di euro a 11,3 Meuro, con una riduzione di 1,1 miliardi di euro, pari al -9,6%. Con importi decisamente inferiori una riduzione dei depositi della clientela si registra a Flero (-26,6%), Rodengo Saiano (-15,4%), Provaglio d'Iseo (-8,9%), Concesio (-6,7%), Corte Franca (-6,5%), Leno (-3,9%) Odolo (-3,2%) e Travagliato (-0,5%).

Il Comune Capoluogo, con 11,3 miliardi di euro di depositi della clientela, nonostante la netta riduzione nel 2021, si conferma la capitale bresciana del credito con quasi il 30% del totale provinciale. Se scorriamo la graduatoria dei comuni, ordinata per entità dei depositi, alle spalle di Brescia si colloca Desenzano del Garda, con 936,5 milioni di euro, in aumento del +12,8% rispetto al 2020, e, con valori di poco inferiori, Chiari (894,1 me, +10,8%), Montichiari (890,7 me, +8%), Lumezzane (882,2, +8,8%).

Con un ammontare dei depositi bancari inferiore e comunque in netta crescita rispetto al 2020, troviamo Vestone (771,7 me +84,2%), Palazzolo sull'Oglio (738,4), Rovato (702,7 me), Darfo Boario Terme (619,2), Ghedi (487,5), Orzinuovi (537,5 me) e Salò (514,2 me). Peraltro, se guardiamo al dato complessivo dei comuni «oscurati» dalla statistica di Banca d'Italia, la tendenza all'incremento dei depositi si conferma nettamente poiché l'ammontare dei depositi bancari passa dai 4,1 miliardi del 2020 ai 4,8 miliardi del 2021, con un incremento percentuale pari al + 16,6%.

Insomma, nonostante la ripresina del 2021, aumenta, per chi se lo può premettere, la propensione al risparmio e i bresciani continuano a risparmiare ed accumulare liquidità nei conti bancari.

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