Calcio

Tra Clotet e Cellino prove di «disgelo» a Torbole

Faccia a faccia ieri al centro sportivo tra il presidente e l’allenatore del Brescia Calcio
Clotet e Cellino, allenatore e presidente del Brescia Calcio - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Clotet e Cellino, allenatore e presidente del Brescia Calcio - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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Prove di disgelo. Non è ancora dato sapere se la vampata di calore sia bastata a sciogliere la ghiacciaia frappostasi tra Cellino e Clotet, ma dalle parole si è passati ai fatti. Ad un contatto, per l’esattezza, che in condizioni normali avrebbe carattere assolutamente routinario, ma che nella peculiarità di questa fase della stagione assume rilevanza.

Ieri, a poche ore dalla presa di posizione ufficiale su Pep («Ha la mia totale fiducia, non c’è alcun countdown»), il presidente ha avuto un faccia a faccia col tecnico a Torbole. Un riavvicinamento, o quantomeno uno sforzo di riconciliare le due visioni, frutto dell’opera mediatrice condotta negli ultimi giorni dal diesse Perinetti, che non ha partecipato in prima persona all’incontro, ma ne è stato unico e convinto fautore.

Non si trattava di ricomporre una frattura, ad oggi mai verificatasi, ma di mettere un punto (sarà il tempo a dire se temporaneo o definitivo) a un progressivo sfilacciamento che rischiava (e rischia ancora oggi, in attesa della prova del campo) di prendere una brutta piega. Sarà bastato?

Difficile stabilirlo con esattezza: le recriminazioni di Cellino riguardano l’involuzione della proposta di gioco della squadra, «italianizzata» (con accezione negativa) rispetto all’effervescenza e all’animo spigliato di inizio stagione, o l’impiego a suo giudizio eccessivo Viviani, punto sul quale Pep intende mantenere la barra dritta, ponendo piuttosto l’accento sul sovraccarico di aspettative nei confronti di una squadra costruita per salvarsi e, classifica alla mano, pienamente in linea con il proprio obiettivo.

Situazione che resta dunque delicata, anche se chi era presente riferisce di un clima disteso e cordiale a margine del confronto, segno che qualche spigolosità è stata in una certa misura levigata. Non è servito un incontro per approfondire il discorso: screzi e tensioni restano per ora imbottigliati, con l’auspicio che la trasferta di Pisa non li stappi nuovamente.

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