Brescia squadra da trasferta: a Cittadella in cerca di conferme con la difesa a quattro

Squadra da viaggio. E che il Brescia lo sia, lo certificano, come sempre, i numeri. I quali dicono chiaramente che le rondinelle, nelle ultime tre stagioni, hanno messo insieme ben 20 vittorie lontano dal Rigamonti. Di queste, due sono arrivate recentemente grazie ai blitz a Lecco e a Terni. Una tendenza esterna chiara, confermata come detto anche in questo primo quarto di stagione dove gli uomini di Gastaldello hanno conquistato 7 dei 9 punti a disposizione (e senza subire mai alcun gol), pareggiando a reti bianche a Cesena con lo Spezia il terzo impegno in trasferta. Sette punti sui tredici attualmente in classifica, cioè uno in più di quelli conquistati a Mompiano dove Bisoli e compagni hanno tra l’altro giocato il doppio delle partite, sei.
Campo ostico
Una tendenza che domani dovrà fare i conti però con la «fatal Cittadella», campo in cui spesso il Brescia ha lasciato la pelle, anche (ultimamente) in sfide molto delicate: le più significative ci portano alla sconfitta (con eliminazione) nel primo turno play off di due anni e mezzo fa con Pep Clotet che aveva agganciato gli spareggi promozione all’ultimo dopo una poderosa rincorsa, o quella inaspettata del 30 aprile dell’anno scorso che, alla penultima di campionato, costò (alla luce dei risultati dell’ultima giornata) alla banda Corini la promozione diretta in A, persa definitivamente poi nella semifinale play off col Monza.
Il precedente lieto
Ma, e questo deve dare fiducia ai biancoblù oltre alla succitata tendenza e al ruolino di marcia esterno attuale, il Tombolato è stato testimone pure di buoni ricordi, come l’incornata vincente nei minuti finali di Mareco che anestetizzò la sconfitta al ritorno e portò il Brescia alla finale play off con il Torino del 2010, che diede alla Leonessa la penultima promozione nella massima serie. Ma quello di domani, fungerà anche da test-match per i Gastaldello boys perché sarà la prima volta di un Brescia schierato a 4 dietro fuori casa dato che, già nella prima trasferta stagionale in quel di Lecco, la squadra era passata a 3.
Un modulo a 4 «obbligato» dal perdurare delle assenze più che probabili di Cistana e Adorni. Un modulo che, dopo il buonissimo primo tempo messo in mostra col Bari - dove il ritorno a 4 era stato forzato in extremis dall’infortunio di Adorni nel riscaldamento - Gastaldello avrebbe comunque ribadito indipendentemente dalle assenze? Forse, o forse no. La risposta l’avremo quando Cistana e Adorni torneranno a disposizione del tecnico padovano. Tecnico che, come detto, testerà la solidità difensiva esterna, al momento assoluta con zero reti subite, con uno schieramento diverso da quelli utilizzati in viaggio fin qui. Ma, come lui stesso ha dichiarato, «un modulo che la squadra ha dentro». Basterà per continuare ad essere una squadra da viaggio?
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