Calcio

Brescia, sotto la lente ci sono gli errori di Gastaldello

Al tecnico si imputa la gestione con il Bari. Ora servono scelte nette anche negli interpreti
Daniele Gastaldello al termine della sconfitta con il Bari - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Daniele Gastaldello al termine della sconfitta con il Bari - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Se la sconfitta del Brescia contro il Modena aveva generato preoccupazione, il bis contro il Bari ha visto confermare questa preoccupazione, ma con l’aggiunta di una grossa incavolatura. Sì, stavolta Massimo Cellino, ma anche il direttore sportivo Renzo Castagnini, si sono anche arrabbiati - e non poco - nei confronti dell’allenatore Daniele Gastaldello finito sotto accusa per la gestione dell’ultima partita.

Partiamo da qui, dal racconto di un «sentimento» che per una volta fa coincidere le analisi interne con quelle esterne, per dire che comunque per quanto tutto il suo operato sia oggetto di approfondite riflessioni e che la pratica d’esame sia apertissima e che d’ora in avanti ogni sassolino sulla bilancia peserà sempre di più, la sua posizione non ha vacillato.

Con Cellino deciso per ora a tenere duro sul fronte della pazienza e anche deciso a farsi spalleggiare da Castagnini, al quale è stato consegnato il mandato di far capire a Gastaldello gli errori gestionali che gli vengono addebitati. In particolare (ma non solo) in riferimento all’ultima partita che ha fatto rimanere tutti malissimo per uno sviluppo che aveva visto il Brescia prima dominare, sebbene senza la capacità di schiacciare fino in fondo il piede sull’acceleratore, e poi soccombere sia nella tattica, che nell’atteggiamento e - infine - nel risultato. Una partita scappata gravemente di mano dall’infortunio di Bisoli in poi. Uno choc che ha mandato fuori giri l’allenatore accusato di aver avuto un’insana fretta di chiamare il cambio senza far finire un primo tempo - come pare gli fosse stato consigliato dalla panchina - per portare al termine il quale mancavano 30’’ o poco più.

Un errore strategico perché così è stato bruciato uno slot, nel quale poi l’allenatore ci ha infilato un errore tattico scegliendo Van de Looi. Una mossa che ha scombussolato il centrocampo e che ha dato effettivamente il la (dinamica dei gol presi sotto gli occhi al di là degli innegabili errori dei singoli) alla riscossa del Bari.

Ma se questo è stato il padre di tutti gli errori di giornata, poi a lasciar desiderare è stata anche la gestione di tutto il resto dei cambi. Su questo è stato chiesto a Gastaldello di riflettere. Un Gastaldello che ha dato da pensare e che non vorremmo stia per entrare, o sia già entrato, in quella spirale mentale dentro la quale, con l’intento di difendersi dai condizionamenti veri e/o presunti, finiscono per essere risucchiati coloro che siedono su quella panchina.

Di certo, c’è che Gastaldello man mano passano le giornate appare più insicuro invece che sicuro. Di certo, c’è che sul campo della bestia nero pece che è il Cittadella, il tecnico dovrà presentarsi con le idee più chiare che mai anche nel dibattito che all’interno del club c’è tra il proseguire con la difesa a tre che valorizza i difensori, ma penalizza la fase offensiva, o il ritornare (dopo averlo fatto estemporaneamente domenica) a quattro che aiuta a non «perdere» il centrocampo e avere più slancio. E poi nella scelta degli interpreti perché anche i continui stravolgimenti degli undici di partenza con 5-6 cambi alla volta destano più di una perplessità. L’importante è la lucidità. 

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