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Ai Disciplini di Orzivecchi arriva la misteriosa Madonna con Bimbo

Emmanuele Andrico
L’affresco ritrovato durante il restauro potrà essere ammirato grazie al via libera della Soprintendenza
L'affresco ritrovato durante il restauro
L'affresco ritrovato durante il restauro
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Il ritrovamento, avvenuto durante i lavori di restauro della chiesa parrocchiale dei Ss. Pietro e Paolo a Orzivecchi ha lasciato tutti senza fiato. Infatti, durante la realizzazione del vespaio aerato, grande è stata la sorpresa degli addetti ai lavori quando, dopo pochi colpi di piccone, nella piazzetta retrostante la torre campanaria di epoca ottocentesca, sono apparsi i resti di un edificio religioso risalente almeno all’anno mille, unitamente a un dipinto raffigurante una Madonna con Bambino benedicente attribuita alla scuola di Gentile da Fabriano, curiosamente rinvenuta a testa in giù.

Vicino all’abside

Continuando a scavare nella zona dell’abside di epoca romanica, circondata da molti resti dal vecchio cimitero, è emersa un’antica costruzione, successivamente rimaneggiata e ingrandita per fare spazio alle aumentate esigenze religiose della comunità orceana, che nel 1430 aveva visto i Conti Martinengo Cesaresco insediarsi come feudatari e protettori del borgo.

Come ha spiegato Giuseppe Busetti, presidente dell’Associazione Amici della Disciplina di Orzivecchi: «La dimensione del massello, il suo peso specifico e la posizione in cui è stato adagiato, rendono impossibile credere che il medesimo sia caduto accidentalmente. La volontà di collocare l’affresco in quel punto ed in quella posizione lascia ampio margine alle interpretazioni più svariate: forse la Vergine è collocata a testa in giù come protettrice delle anime sepolte in quel luogo, oppure, se la cappella fu pensata sin dall’inizio dedicata al culto di San Pietro, essa fa da tramite tra i rinchiusi sotto terra e il Divino, anticipando il culto della Vergine Ausiliatrice? Quale che sia la ragione che ha spinto ad una tale scelta, sicuramente non è stato un gesto di sfregio alla religione o al culto della Vergine, vista la cura con cui è stata posizionata in sede e l’integrità dell’immagine stessa».

Dopo l’autorizzazione della Soprintendenza, pervenuta lo scorso 15 febbraio, il massello con l’affresco della prima metà del XV secolo, ripulito e sottoposto a interventi di consolidamento, è stato trasportato nella chiesa dei Disciplini.

«Il massello affrescato è risultato essere il frammento di una lesena. A breve, in accordo con la Soprintendenza si procederà con il restauro e la definitiva collocazione ancora da individuare - ha concluso Busetti -. L’alta qualità dell’affresco fa pensare a un artista di grande calibro, legato alla corrente del Gotico internazionale, che in quegli anni vedeva a Brescia (tra il 1414 e il 1419) in Gentile da Fabriano uno dei suoi massimi esponenti, chiamato da Pandolfo Malatesta a realizzare la cappella di San Giorgio o cappella palatina del Broletto».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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