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Vaccini, Jacobs: «Fondamentale pensare anche ai più fragili»

Il velocista si è espresso così al Senato parlando delle polemiche contro il Green Pass. Presente all'evento anche Sonny Colbrelli
Marcell Jacobs - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Marcell Jacobs - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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«In questo momento è fondamentale che ognuno di noi non pensi solo a se stesso ma anche agli altri, soprattutto alle persone più fragili. Dobbiamo cercare di fare del bene al prossimo». A dirlo è il campione olimpico azzurro dei 100 metri Marcell Jacobs, parlando delle polemiche legate al vaccino contro il coronavirus e al Green Pass a margine dell’evento organizzato dal Senato per omaggiare le imprese degli atleti azzurri di quest’estate.

Con il velocista di Desenzano, presente anche l’altro campione bresciano, il ciclista Sonny Colbrelli, reduce dal recente trionfo alla Parigi Roubaix. Con loro gli altri volti istituzionali dello sport italiano: Bebe Vio, Leonardo Spinazzola, i presidenti del Coni e del Cip, Giovanni Malagò e Luca Pancalli, il numero uno della Figc, Gabriele Gravina, e la sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali. 

A chi domanda se tra gli atleti azzurri ci sia qualcuno contrario al vaccino, l'olimpionico dei 100 metri risponde: «Assolutamente no, si sono tutti vaccinati fin da subito. Non abbiamo mai dovuto convincere qualcuno a farlo», ha aggiunto Jacobs, che poi ha raccontato i suoi esordi. «Fare il velocista è stato più un obbligo, io volevo diventare campione olimpico del salto in lungo ma poi varie problematiche alla cartilagine del ginocchio mi hanno precluso questa possibilità. Ma mai dire mai, magari prima di concludere la carriera dei 100 mi piacerebbe fare un'annata saltando». Ha poi spiegato che avrebbe voluto «gareggiare dopo i Giochi, ma avevo bisogno di staccare la spina, ci sarò nelle prime gare dell'anno prossimo, a febbraio».

 

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