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Tokyo 2020, Fofana stecca al debutto: «Ho sbagliato tutto»

Nei 110 ostacoli è eliminato subito e con tempo alto: «Ultimamente fallisco sempre nel momento clou»
Hassane Fofana non ha superato il primo turno dei 110 ostacoli
Hassane Fofana non ha superato il primo turno dei 110 ostacoli
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La gara più brutta dell’anno, nell’occasione di maggior visibilità. Hassane Fofana si scioglie sul rettilineo dello stadio Olimpico e non concretizza la volata più importante della carriera. La prima apparizione a cinque cerchi rischia di essere anche l’ultima per l’ostacolista di Gavardo, che a 29 anni doveva capitalizzare quanto investito sin qui. Invece nel primo turno dei 110 ostacoli Fofana si esibisce in maniera anonima, chiudendo con un pessimo 13”70, uno dei suoi peggiori tempi stagionali.

«Non posso fare 13”70, dopo che ho fatto un riscaldamento perfetto e sono entrato in pista che stavo bene. Poi sui blocchi mi si è spenta la luce», sono le prime, delusissime parole a caldo dell’ostacolista bresciano. Non è stata colpa dell’emozione o della frenesia della gara olimpica: «Al Mondiale di Doha ero emozionato, qui no, ero tranquillo sia nel villaggio sia quando sono arrivato allo stadio. Non posso credere di aver sbagliato tutto nel momento più importante della stagione. E soprattutto non posso permetterlo».

Parole dure. Fofana è conscio di aver fatto una figuraccia e non lo nasconde: «Non è normale che abbia fatto una prestazione del genere, perché non sono un novellino, ormai faccio atletica da tanti anni. Mi sembra assurdo quello che ho combinato. La cosa peggiore è che se ricorro adesso rifaccio un tempo migliore».

Inutile, perché ormai il treno è passato, quindi il rammarico aumenta. «Ho fatto anni e anni di allenamento per poter fare bene questa Olimpiade, ma sono arrivato qui e ho sbagliato. Non c’è niente da analizzare, ultimamente sbaglio sempre nel momento clou della stagione. A Doha mi ero perso in semifinale, qui addirittura in batteria. C’è qualcosa che non va, ma in questo momento non so cosa dire».

L’analisi finisce quindi senza una spiegazione, ma con la consapevolezza che una seconda chance olimpica sarà difficile per l’ostacolista di Gavardo: «All’edizione di Parigi 2024 avrò già 32 anni, l’occasione per me era questa. Adesso non sono a terra, ma di più».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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