Sotto la neve è veramente Winter Marathon
Attrae, ma preoccupa. E rende tutto incalcolabile. Compreso il percorso. «Siamo pronti ad ogni cambiamento in base alla neve che troveremo sul tracciato», assicura Andrea Vesco, con il padre Roberto organizzatore della Winter Marathon, la gara per auto d’epoca iniziata con la prima tappa da Madonna di Campiglio a Ponte di Legno e ritorno: 120 chilometri, antipasto dei 450 che le vetture d’epoca macineranno venerdì lungo quattordici passi dolomitici. In 15 ore di guida no stop e con 65 prove cronometrate.
Vero inverno
Il paesaggio imbiancato fa finalmente da sfondo ad una gara che compie 35 anni, 16 dei quali gestiti dalla famiglia Vesco, che negli ultimi anni ci aveva regalato molto freddo, ma pochissima neve. Questa volta è diverso: la neve c’è, caduta durante l’intera giornata e sull’asfalto le auto «scodano» ad ogni curva. «Chiedo agli equipaggi di stare attenti. La sicurezza prima di tutto», è l’appello di Vesco.
Favoriti
Tutti ad inseguire Edoardo Bellini e Roberto Tiberti che, con la loro Fiat 508 C, hanno vinto le loro ultime due edizioni. «Quest’anno è tutto diverso, la neve sull’asfalto rende la gara ancora più imprevedibile», racconta Tiberti. «Il tris? Tocco ferro, ma ci credo. Ci siamo preparati bene e speriamo di fare risultato», è l’auspicio di Bellini. Resta l’incognita in merito al laghetto ghiacciato di Madonna di Campiglio, che sabato dovrebbe ospitare la gara nella gara, dedicata ai primi 32 classificatisi alla Winter. Ma non c’è ancora il via libera per la tenuta del ghiaccio.
«Un terzo dell’anello non è ancora del tutto gelato», ammette Roberto Vesco. «Speriamo si possa correre. Incrociamo le dita», dice il patron della corsa. Prima di salire in auto e mettersi al seguito del convoglio nel freddo della prima notte.
Condizioni
Il termometro segna -7 al via da Campiglio. Al Tonale è ancora più freddo. Si va sotto di 10 e nevica. L’aviosuperficie dove in caso di emergenza atterra l’elisoccorso per una sera diventa una pista per le auto storiche che con le ruote chiodate vincono la sfida con il ghiaccio. E a proposito di sfida, tiene banco quella targata Sky sport. In corsa ci sono infatti su una vettura il giornalista Davide Valsecchi e su un’altra il collega Guido Meda. «Sono scatenato. Neve stupenda e mi sto divertendo un sacco», commenta Valsecchi. Che poi promette: «La sfida con Meda? Punto al massacro, voglio dargli 2.00 punti di distacco».
Pronta la replica di Meda: «Prima di parlare guardiamo la classifica». Scorre con il cellulare la graduatoria e si arrende. «Non c’è gara, vince lui perché ha più esperienza. È pure alla terza Winter Marathon. Ma non mi deve stuzzicare. Però mi sto divertendo un sacco». Meda c’è. E la Winter Marathon da domani alle 13.30 entra nel vivo, aggiornamenti nel tg di Teletutto e sul nostro sito internet.
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