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Si alza il sipario sulla prima Olimpiade con le mascherine

Azzurri diciottesimi nella sfilata della cerimonia. L’imperatore darà il via ai Giochi dell’era Covid. Nove i bresciani partecipanti
Le mascotte dei Giochi olimpici giapponesi, che oggi vivranno la cerimonia d’apertura
Le mascotte dei Giochi olimpici giapponesi, che oggi vivranno la cerimonia d’apertura
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La grande festa avrebbe dovuto svolgersi un anno fa, ma la pandemia ha spostato l’appuntamento di dodici mesi. Saranno i primi Giochi olimpici della storia a disputarsi in un anno dispari, ad essere senza pubblico e a costringere gli atleti a vivere confinati in una bolla. Eppure non c’erano alternative. In una città ancora col coprifuoco serale sarebbe stato inimmaginabile portare tifosi dall’estero o anche gente dagli altri angoli dell’arcipelago nipponico.

Giochi per pochi, quindi, dal vivo, ma aperti a tutti in tv, sperando che da domani si possa parlare solo di prestazioni sportive e non di argomenti di contorno. Oggi, intanto, a prendersi la copertina sarà la cerimonia d’apertura, che inizierà alle 20 locali, le 13 in Italia.

Una kermesse che avrà un profilo più basso rispetto al passato. Innanzitutto è stata ridotta la durata dello spettacolo, il cui direttore creativo sarà l’italiano Marco Balich, da quattro ore dell’idea originaria si è passati a circa due ore e trenta. Sono scomparsi i riferimenti alle bombe atomiche che nel 1945 distrussero Hiroshima e Nagasaki, così come i richiami allo tsunami e al conseguente disastro nucleare di Fukushima del 2011. Sono rimasti invece i giochi di luci e ombre del tradizionale teatro nipponico.

Gli atleti sfileranno non in massa, in quanto i contingenti nazionali saranno ridotti, e dovranno comunque osservare un rigido distanziamento. La novità più succulenta è rappresentata dal doppio portabandiera, un uomo e una donna. L’Italia affiderà il Tricolore alla tiratrice olimpionica nella fossa a Londra 2012, Jessica Rossi, e al pistard, oro a Rio 2016 nell’omnium, Elia Viviani.

In ordine di entrata sul palcoscenico la truppa azzurra sarà la diciottesima. Ad aprire le danze sarà come da tradizione la Grecia, il cui vessillo sarà sventolato dalla tiratrice Anna Korakaki e dal ginnasta Lefteris Petrounias, seguita dalla rappresentativa degli atleti rifugiati, alla loro seconda apparizione come team ufficiale dopo l’esordio di Rio. Poi, la parata seguirà l’ordine alfabetico giapponese, con tre eccezioni nel finale. La terzultima compagine saranno gli Stati Uniti, in quanto organizzatori dei Giochi 2028. Seguirà la Francia, che a Parigi allestirà la prossima rassegna a cinque cerchi tra tre anni, e, come da consuetudine, a chiudere penserà il Giappone, in quanto Paese ospitante.

Ad applaudire gli azzurri ci sarà in tribuna il sottosegretario con delega allo Sport Valentina Vezzali, fiorettista da tre ori individuali consecutivi tra Sydney e Pechino, mentre tra le altre autorità ci saranno anche la first lady statunitense, Jill Biden, il presidente transalpino Emmanuel Macron, e ovviamente l’imperatore del Giappone Naruhito, che pronuncerà la formula di apertura.

A tenere il discorso inaugurale sarà invece il presidente del Cio Thomas Bach, che alla vigilia ha dichiarato: «Non so come mi sentirò entrando allo stadio per la cerimonia di apertura, non sono un profeta. Vedremo, ma penso che sarà un momento di gioia e sollievo. La strada per questa cerimonia non è stata delle più semplici. Il movimento olimpico è al centro della società e non viviamo in un mondo tranquillo. Viviamo in un mondo molto fragile. Dobbiamo reagire e trovare la strada giusta per il movimento olimpico».

Al momento della cerimonia i nove bresciani in gara saranno arrivati a Tokyo, ma ancora non si sa quanti di loro sfileranno, visto che la composizione sarà diramata solo a poche ore dalla parata. Probabile la presenza di De Gennaro e Horn, di Cassarà e Bellandi e forse di Danesi e Iseppi, che avrà già gareggiato nella notte italiana.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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