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Parma: il tentativo di salvataggio va ai... tempi supplementari

Dopo che le aste non sono andate a buon fine si tenta la via delle trattative private
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Il tentativo di salvataggio del Parma - partita cui è strettamente legato il ripescaggio del Brescia in serie B - va ai tempi supplementari. Dopo che le aste non hanno portato risultati, si tenta la via delle trattative private.

Il giudice delegato Pietro Rogato, con il parere favorevole del comitato dei creditori, ha autorizzato i curatori fallimentari del club ducale Angelo Anedda e Alberto Guiotto «a procedere a trattative con gli interessati all’acquisto dell'azienda sportiva del Parma».

Lo si legge in una nota della società. «Al fine di verificare l’affidabilità degli interlocutori e la serietà del loro interesse il giudice delegato ha altresì disposto che entro il prossimo venerdì 12 giugno i soggetti interessati - pena la non ammissione alla trattativa - debbano indicare esplicitamente gli effettivi titolari del capitale sociale e i requisiti di onorabilità degli amministratori della società acquirente. Tali informazioni erano già richieste dal Disciplinare di Gara per i tentativi di vendita precedenti».

Entro lo stesso termine i soggetti interessati alla trattativa dovranno versare un deposito cauzionale di almeno 900mila euro. Il deposito cauzionale sarà restituito non appena la trattativa si dovesse interrompere o risultare non più fattibile. 

 

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