Milano-Cortina, tricolori agli alfieri: «Giochi vetrina per l’Italia»

«Queste Olimpiadi e Paralimpiadi saranno una vetrina per l’Italia». Nel salone del Quirinale è un tripudio di bandiere italiane, divise bianche degli atleti, le alte uniformi dei corazzieri e l’ordinata schiera di rappresentanti delle istituzioni per la cerimonia di consegna del tricolore in vista di Milano-Cortina. È un momento solenne per l’intera Italia, sottolinea il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che accoglie la squadra azzurra ed i suoi sei portabandiera. «Sono solo uno dei tanti tifosi che vi seguirà con attenzione», rimarca il Capo dello Stato.
La consegna
Parole che gli atleti accolgono con un sincero sorriso: ci sono campioni, tecnici e dirigenti guidati dal presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, e dal presidente del Cip, Marco Giunio De Sanctis. «Queste Olimpiadi e Paralimpiadi saranno una vetrina per l’Italia – aggiunge il Capo dello Stato, rimarcando la rilevanza anche extrasportiva dell’evento –. È un’accoppiata di eventi che coinvolge il nostro Paese ponendolo al centro del mondo non soltanto sportivo».
Mattarella consegna la bandiera italiana agli alfieri della squadra olimpica, Arianna Fontana e Federico Pellegrino (per la cerimonia di Milano), Amos Mosaner e Federica Brignone (per quella di Cortina), e agli alfieri della squadra paralimpica, René De Silvestro e Chiara Mazzel. «È stato un vero piacere accogliervi qui al Quirinale, è un piacere davvero grande incontrarvi tutti alla vigilia dell’apertura dei Giochi – spiega Mattarella –. Questa cerimonia è sempre coinvolgente, ma quest’anno ha un significato ancora più importante, perché siamo noi ad ospitare le Olimpiadi. L’Italia sarà con voi».
L’emozione
Mattarella ribadisce il messaggio di pace e si rivolge a Federica Brignone: «Siamo lietissimi di vederla nuovamente pronta e determinata. Quando ci siamo sentiti mesi fa al telefono contavamo su questo ed è un piacere vederla così», dice riferendosi all’infortunio che ne mette a rischio la presenza ai Giochi. La sciatrice azzurra sarà una dei portabandiera per l’Italia: «Sarà la mia quinta Olimpiade, la prima in Europa e vicina a casa. Una fortuna e un privilegio. Forse anche un grande stress, ma io proverò a cogliere solo gli elementi positivi. Inutile dire quanto sia onorata, sono anche molto emozionata perché la mia corsa per essere qui non è stata facile e scontata».
Ad ascoltarla anche Sofia Goggia. La bergamasca non sarà portabandiera ma il Coni l’avrebbe scelta per l’alzabandiera a Cortina. «Non so ancora nulla, non ho ricevuto alcuna chiamata», risponde la Goggia non nascondendo un certo disappunto. Portabandiera sarà anche la plurimedagliata Arianna Fontana: «Anche alla sesta Olimpiade l’emozione è tanta». Toccanti le parole di Chiara Mazzel, portabandiera per le paralimpiadi: «Lo sport è sinonimo di crescita e libertà. Lo sport può trasformare le difficoltà in opportunità».
«Possiamo e vogliamo scrivere una pagina unica dello sport italiano», aggiunge il presidente del Coni, Buonfiglio. «Dobbiamo lasciare un segno tangibile», rimarca De Sanctis dal Cip.
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