L'uomo che ha salvato Colbrelli: «Era a terra privo di sensi»

Borja Saenz è prima di tutto un infermiere (cosa che orgogliosamente tiene a specificare), poi è anche un grande appassionato di ciclismo. E per questo lunedì pomeriggio il 32enne spagnolo era a Sant Feliu de Guíxols, traguardo della prima tappa del Giro di Catalogna. A lui, di fatto, Sonny Colbrelli deve la vita e non a caso il dottor Daniele Zaccaria, responsabile sanitario della Bahrain, lo ha definito «un angelo custode».
È lo stesso Saenz a raccontarci cosa è successo lunedì al termine della prima frazione della corsa e quale sia stato il suo intervento.
L'intervento sul traguardo
«Io sono un infermiere del pronto soccorso e lavoro per il servizio di emergenza catalano, nello specifico in un’ambulanza Mobile Uci. Lunedì però ero al traguardo solo come spettatore, amante del ciclismo e terminata la gara ho notato che c’era un corridore a terra. Vista la mia professione mi è venuto naturale controllare che tutto fosse a posto, avrebbe potuto essere semplicemente esausto dalla fatica. Mi sono avvicinato, ho verificato la situazione e mi sono accorto che era Sonny Colbrelli, privo di sensi, con un pattern respiratorio anormale e una situazione che, in base alle mie conoscenze ed esperienze, mi ha permesso di considerare quella situazione abbastanza complicata».
«Angelo custode»
Da lì in poi nessuna titubanza. «Ho notato che non c’era personale medico dell’organizzazione che lo potesse assistere in quel preciso momento, quindi sono intervenuto e ho iniziato a valutare la situazione. Mi sono reso conto che non respirava e non aveva polso carotideo, quindi ho iniziato la rianimazione cardiopolmonare. Ho chiesto che fossero immediatamente avvisati i medici e che venisse portato con urgenza un defibrillatore semiautomatico, perché in base alle mie conoscenze era molto probabile che si trovasse in una situazione di aritmia cardiaca reversibile e che servisse quindi la scarica elettrica. È arrivato un "Dae", dopo averlo collegato abbiamo dato la scarica, grazie alla quale Sonny ha recuperato il polso e la respirazione. Subito dopo è arrivata l’équipe medica della corsa e a quel punto abbiamo lavorato insieme per stabilizzarlo e trasferirlo in ospedale».
Emozione
🏥 MEDICAL UPDATE
— Team Bahrain Victorious (@BHRVictorious) March 22, 2022
Following the end of Stage 1 of @VoltaCatalunya, our medical team can confirm that @sonnycolbrelli suffered from an unstable cardiac arrhythmia that required defibrillation.
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Per Saenz lo è stata e forte, «perché in una qualsiasi situazione, per chi fa il mio lavoro, vedere che una persona si riprende senza apparenti conseguenze per quanto accaduto è la più grande ricompensa. Immaginate però da ciclista dilettante quale sono, appassionato di questo sport da sempre, cosa possa significare aver aiutato un campione come Colbrelli che ho seguito in diverse gare, che ammiro, ancor di più dopo avergli visto vincere una Roubaix epica come quella dello scorso anno». Così ieri pomeriggio Saenz si è recato all’ospedale di Girona per incontrare proprio Sonny. «Eravamo entrambi emozionati: sta bene, non vede davvero l’ora di tornare in sella. Per me è stato speciale incontrarlo, vederlo comunque in forma... E poi mi ha regalato la sua maglia autografata. Bellissimo».
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