Franzoni, il Mondiale è adesso: la combinata il primo di tre atti

Giovanni Franzoni pensava di vivere il Mondiale di sci di Cortina come un’avventura mordi e fuggi, ma pur sempre irripetibile. Invece tra rinvii e cambi di programma la kermesse ampezzana se la vivrà tutta. Un passo alla volta, partendo oggi con il debutto in combinata, sapendo poi di aver altre cartucce da sparare tanto nel parallelo, quanto soprattutto nel gigante.
Insomma, sarà un Mondiale in tre atti quello di Franzoni, il quale con la spensieratezza dei vent’anni (non ancora compiuti) prova oggi a dare il suo contributo per risollevare le sorti di un campionato iridato finora avaro per l’Italia. E nella giornata più nera dello sci italiano - al palo per la decisione in extremis di prorogare la chiusura degli impianti di risalita fino al 5 marzo causa pandemia - a tener viva la fiammella della passione per gli sport invernali potrebbe essere proprio un exploit del giovanissimo della Valanga azzurra.
Corsi e ricorsi. In fondo la storia è piena di atleti che si sono guadagnati tutto e subito, ancor prima di spiccare davvero il volo in Coppa del Mondo. E l’esempio della camuna Elena Fanchini, che a Santa Caterina Valfurva nel 2005 colse un incredibile argento iridato dopo poche gare nel massimo circuito mondiale, sta lì a testimoniare che Franzoni deve veramente crederci. A maggior ragione in combinata, da sempre aperta a qualsiasi esito. Anche gli uomini correranno sull’Olympia delle Tofane - la pista delle gare veloci femminili - e dal superG (ore 11.15, mentre lo slalom sarà alle 15.20 con diretta tv su Rai2, RaiSport ed Eurosport e streaming su Rai Play, Eurosport Player e Dazn) parte per il polivalente di Manerba la caccia al giorno da ricordare.
«Sono ancora tranquillo - scherza Franzoni - poi vediamo come andrà appena prima della gara. Corriamo sull’Olympia e spero che il fondo sia duro, ho il 29 ed è un buon numero». In combinata alpina non si gareggia più in Coppa del Mondo, mentre in Coppa Europa a Zinal è stato sesto Franzoni a inizio dicembre, mentre nel febbrario scorso a Sella Nevea arrivò un secondo posto. «Non ho un piano vero, ma posso fare bene nel tratto tecnico del superG per poi limitare i danni nello scorrimento, anche se di fatto non ci sono velocisti veri. Poi posso recuperare posizioni nello slalom. Alla fine solitamente sono i velocisti che si adattano nella manche tecnica, io invece sono uno slalomista che si adatta bene nelle gare veloci: essendo uno a cui piace fare tutte le discipline, la combinata mi riesce abbastanza facile».
Franzoni partirà come detto con il 29, prima di lui tra gli azzurri ci sarà Riccardo Tonetti con il 3 e Christof Innerhofer con il 16. E sembra essere contento di gareggiare sulla pista femminile: «L’Olympia ha meno margine di tracciatura rispetto alla Vertigine, se troviamo il ghiaccio diventa una pista molto interessante. Ma non credo che i big faticheranno perché non la corrono più in Coppa: in fondo Pinturault ha già preso la medaglia pure in superG...».
Giorni a venire. Intanto in questi giorni Franzoni ha strappato anche il biglietto per il parallelo di domani e il gigante di venerdì: «Mi è andata bene, ma cerchiamo di sfruttarla questa occasione. Nel parallelo dovrò qualificarmi ed è una gara a parte, ma ci tenevo a fare almeno una delle quattro discipline classiche: fare almeno due gare è già un sogno, farle e poter gareggiare in gigante, che è la mia disciplina preferita - conclude l’atleta delle Fiamme Gialle - è davvero il massimo per me».
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