Mondiali di sci a Cortina, convocato il bresciano Franzoni

Undici mesi fa Giovanni Franzoni sfiorava il podio in superG nei Mondiali Juniores di Narvik, poi sospesi per via della pandemia. Ora si ritrova con in mano il biglietto da debuttante per la rassegna iridata dei grandi, che sarà pure a porte chiuse, ma è in casa, a Cortina d’Ampezzo, non troppo lontano da quella Falcade dove ha affinato la sua tecnica spiccando il volo verso la Nazionale A dello sci azzurro.
In meno di un anno è cambiata e nemmeno poco la prospettiva per il classe 2001 di Manerba del Garda, che con solo tre presenze all’attivo in Coppa del Mondo e nemmeno un punto (impresa non facile, partendo con pettorali oltre il 50) ha saputo guadagnarsi comunque la fiducia dei tecnici azzurri, che l’hanno inserito nella lista dei 15 elementi che prenderanno parte al Mondiale che si apre domani con la prima gara. Il sogno di una vita per molti, già la realtà per un ragazzo cresciuto sul Garda e con le idee ben chiare circa un futuro sulla neve che lo vedrà protagonista, viste le premesse. Perché i passi da gigante (e nel gigante) compiuti da Franzoni negli ultimi tempi sono evidenti.

Dopo essersi affacciato timidamente alla Coppa Europa nella scorsa stagione, in questa ha cambiato decisamente ritmo ed è stato quasi sempre nei migliori, peraltro in più specialità. La polivalenza è forse la dote che ha fatto pendere la bilancia dalla sua parte, visto che con buona probabilità a Cortina farà la combinata. Ma forse non solo quella.
Intanto ieri nel primo gigante di Coppa Europa a Berchtesgaden è stato il miglior azzurro con il dodicesimo tempo a 1’’31 dall’austriaco Dominik Raschner (fuori invece nella seconda manche l’altro bresciano Daniele Sorio dopo il 45° posto a metà gara). Anche se c’è pure un po’ di rimpianto, visto che Franzoni era settimo a 57 centesimi dal leader. L’austriaco ha tolto a Franzoni per un punto il podio nella classifica generale continentale, ma ciò che conta è che il gardesano abbia ritrovato subito il giusto feeling dopo la spaventosa caduta della scorsa settimana a Orcières, in Francia, nel superG.
«Sono molto felice - dice il manerbese - di prendere parte ai Mondiali in casa. Ci speravo perché nella combinata non ci sono molto atleti, ma spero di qualificarmi per il gigante che è ciò che mi interessa di più. C’è una speranza per il superG, ma siamo in tanti. In ogni caso penso una gara alla volta e spero di far bene».
Nella chance data a Franzoni - come agli altri debuttanti, il velocista Florian Schieder e il gigantista Filippo Della Vita - incide anche il fatto che il plotone maschile è molto ampio (15 elementi) per via delle tante defezioni in campo femminile (Goggia su tutte, ma anche la bresciana Marta Rossetti e Nicol Delago), che hanno ridotto il contingente femminile a 9 unità.
In quello maschile ci sono anche le stelle Dominik Parise Christof Innerhofer, Giovanni Borsotti, Emanuele Buzzi, Mattia Casse, Luca De Aliprandini, Stefano Gross, Matteo Marsaglia, Manfred Moelgg, Giuliano Razzoli, Riccardo Tonetti e Alex Vinatzer.
Il bresciano delle Fiamme Gialle farà probabilmente la combinata (mercoledì 10 febbraio), ma a questo punto ha anche chance per il superG di martedì 9, oltre che per il gigante di venerdì 19. Le convocazioni sono state rese note solo ieri, dopo il superG di Coppa del Mondo a Garmisch che ha visto la vittoria dell’austriaco Vincent Krieckmayr (sul podio il connazionale Matthias Mayer e lo svizzero Marco Odermatt) e Innerhofer buon quinto, con Paris settimo. Per prepararsi all’assalto iridato.
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