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Federica Brignone è arrivata seconda nella discesa di Garmisch

Grande gioia per l'azzurra, che consolida così il secondo posto in Coppa del mondo: «La mia è una stagione semplicemente incredibile»
Federica Brignone sorridente dopo il secondo posto in discesa - Foto Ansa/Epa - Philipp Guelland © www.giornaledibrescia.it
Federica Brignone sorridente dopo il secondo posto in discesa - Foto Ansa/Epa - Philipp Guelland © www.giornaledibrescia.it
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«La mia è una stagione semplicemente incredibile» ha detto l'azzurra Federica Brignone dopo una sua nuova magica impresa. Federica è stata infatti eccellente seconda in 1’42’’55 nella discesa di Coppa del mondo a Garmisch. Per lei, con conferma di una polivalenza in fortissima crescita, è il trentasettesimo podio in carriera, il nono stagionale, oltre al consolidamento del secondo posto nella classifica generale di coppa alle spalle dell'americano Mikaela Shiffrin, assente a Garmisch dopo l'improvvisa morte del padre Jeff. 

Sulle nevi di casa ha vinto con una grandissima gara la tedesca Viktoria Rebensburg in 1’41’’94. Terza la ceca Ester Ledecka in 1’42.77. Per l’Italia, sulla sempre difficile pista Kandahar, c'è stato anche l'ottimo quarto posto di Sofia Goggia in 1’42’89. Tra le tre azzurre - si sono poi messe in mostra Francesca Marsaglia, nona in 1.43.71, Marta Bassino tredicesima in 1’44’’05 ed Elena Curtoni, ventesima in 1’44’’62.

Lo slalom speciale uomini di Chamonix, il cinquecentesimo da quando esiste la Coppa del mondo, su una neve morbida e scivolosa è stato un vero festival di cadute ed inforcate. Ha vinto il francese Clement Noel, 22 anni e sesto successo in carriera. Secondo il norvegese Timon Haugan in 1’41’’68 e terzo l'austriaco Adrian Pertl in 1’41’’78, altri due atleti della giovane guardia. Uscite ed inforcate hanno colpito in realtà una lunga sfilza di campioni - un quarto dei partenti - a partire dallo svizzero Daniel Yule che era in testa dopo la prima manche. Nella prima era invece finito fuori il norvegese leader di coppa Henrik Kristoffersen e nella seconda è però volato via pure il francese Alexis Pinturault che avrebbe potuto superarlo. Pedaggio elevato ha pagato pure l'Italia. Fuori nella prima manche Giuliano Razzoli, Simon Maurberger ed Alex Vinatzer ma, soprattutto , fuori nella seconda il trentino Stefano Gross che era stato eccellente terzo nella discesa iniziale tra le porte strette. Miglior azzurro è risultato così Federico Liberatore, undicesimo in 1’42’’78.

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