Ciclismo

Tour de France al via, si rinnova la sfida fra Pogacar e Vingegaard

Lo sloveno ha vinto tre Tour, il danese due. Il belga Evenepoel farà il guastafeste
Il podio del tour 2024 con Tadej Pogacar in giallo tra Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel - Foto Epa/Guillaume Horcajuelo
Il podio del tour 2024 con Tadej Pogacar in giallo tra Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel - Foto Epa/Guillaume Horcajuelo
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Inizia oggi il Tour de France e si rinnova la sfida fra Pogacar e Vingegaard con Evenepoel terzo incomodo. Da Lilla a Parigi, in poco più di tre settimane e dopo aver percorso 3.338 chilometri, con un paio di cronometro e cinque arrivi in alta montagna.

La centododicesima edizione

È il menù dell’edizione n. 112 che torna all’antico perché parte dalla Francia dopo che negli ultimi tre anni era cominciato sempre fuori dai confini (Danimarca, Paesi Baschi e Italia). Sarà anche il Tour nel quale gli italiani, al via sono soltanto in undici sparsi in vari team (e ovviamente nessun bresciano) proveranno a vincere una tappa dopo sei anni di digiuno: l’ultimo che ci è riuscito è stato Vincenzo Nibali nel 2019, primo nella ventesima frazione. Lo squalo è stato anche l’ultimo italiano a vincerlo un Tour, nel 2014.

Focus sugli italiani

Per le tappe si punterà soprattutto sulle volate di Jonathan Milan e sulla crono di Caen che sembra adatta ai mezzi tecnici e alle capacità di Filippo Ganna, che di questa specialità è campione italiano e vicecampione olimpico. Dovesse farcela, Ganna entrerà nel club dei 100, ovvero quei corridori che hanno vinto almeno una tappa in tutti i grandi Giri. Una riflessione sul ciclismo italiano e sul confronto con qualche stagione fa, ad esempio con il 1997: allora furono sette le squadre italiane al via del Tour con quattro successi di tappa. Oggi siamo a zero team italiani.

I francesi

Se l’Italia del pedale però non sorride ci si può consolare pensando ai francesi che un Tour non lo vincono con un loro corridore da ben 40 anni, da quel 1985 in cui a salire sul gradino più alto del podio di Parigi fu Bernard Hinault davanti a Greg Lemond e Stephen Roche. A dominare negli ultimi anni sono stati Tadej Pogacar con tre successi finali e Jonas Vingegaard con due, e sono ancora loro i principali indiziati a vestire la maglia gialla sui Campi Elisi con il possibile guastafeste, il belga Remco Evenepoel.

Tadej Pogacar vincitore del Tour de France 2024 - Foto Epa/Guillaume Horcajuelo
Tadej Pogacar vincitore del Tour de France 2024 - Foto Epa/Guillaume Horcajuelo

Il tracciato

Le differenze del tracciato sono nella prima tappa, uno sprint che sorride a Milan e galvanizza i velocisti, un ritorno all’antico del tracciato con le asperità vere solo nella seconda settimana (ma ci sono tratti insidiosi sul pavè e bisogna evitare le cadute) mentre cambia l’ultima tappa. Il traguardo sarà sempre Parigi, ma anzichè la passerella finale, ci saranno tre passaggi a Montmartre ricalcando il percorso dell’Olimpiade. Per quanto riguarda gli arrivi in salita saranno 6: Le mont Dore nel massiccio centrale, Hautacam e Luchon sui Pirenei, il Mont Ventoux, il Col de la Loze nel tappone alpini con Glandon e Madeleine e La Plagne. A questi si aggiungono il Mur de Bretagne e la cronoscalata.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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