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Manerba vuole un’altra tappa del Giro d’Italia, Desenzano sogna il Lombardia

La due giorni bresciana della corsa rosa ha entusiasmato, e le amministrazioni locali cercano di fare il bis
La maglia rosa Pogacar saluta il pubblico bresciano - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
La maglia rosa Pogacar saluta il pubblico bresciano - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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La due giorni bresciana è iniziata con la maglia rosa a lottare, fra due ali di folla, sul filo dei secondi con un super Filippo Ganna nella crono di Desenzano, si è conclusa sul Mottolino, sopra Livigno con un’impresa d’altri tempi dopo una cavalcata fra i monti bresciani prima di arrivare in Valtellina che ha esaltato i nostri corridori Cristian Scaroni soprattutto e Alessandro Tonelli.

Due giornate fantastiche che hanno entusiasmato gli appassionati di ciclismo e avvicinato chi segue questo sport con distacco. Perché la maglia rosa ha sicuramente il pregio di andare oltre il ciclismo e conquistare nuovi palcoscenici. Perché a differenza di altri campioni del pedale del passato sa vincere e sorridere. Ride, non irride gli avversari, perché si diverte ad andare in bici e conquistare nuovi traguardi.

Il pubblico bresciano

Quanto al pubblico bresciano di queste due giornate è senza dubbio da maglia rosa. Desenzano sembrava una capitale europea con la gente disseminata ovunque per seguire la tappa e ammirare i propri beniamini in sella a quei bolidi avveniristici che sono le bici da crono. Il giorno seguente Manerba non è stata da meno con i campioni serviti per colazione in una location che ha lasciato a bocca aperta, estasiati dalla bellezza di quell’angolo di Benaco, poi sulle salite bresciane si sono rivisti tanti «indiani», ovvero in gergo tecnico i tifosi assiepati sui tornanti pronti ad aspettare i corridori e premiarli con calorosi applausi.

Nuovi traguardi

Dal punto di vista organizzativo la macchina rosa delle amministrazioni ospitanti ha funzionato a dovere e l’evento è talmente piaciuto ed ha avuto così tanti riscontri che Manerba sogna di ripetere presto l’esperienza chiedendo magari un arrivo di tappa mentre Desenzano guarda anche oltre il Giro e non gli dispiacerebbe avere la partenza di una grande corsa. Il pensiero corre al Giro di Lombardia, la classica delle foglie morte che, secondo indiscrezioni, quest’anno partirà dal santuario delle Grazie di Mantova per concludersi a Bergamo e transiterà da Desenzano e nel Bresciano. Ma nel 2025 potrebbe partire proprio dalla capitale del Basso Garda. Forte della buona reputazione conquistata con questa grandiosa tappa del Giro è una candidatura forte. Seguiremo gli sviluppi.

Incognita meteo

Trascorso il giorno di riposo a Livigno, la carovana è pronta a ripartire oggi per l’ultima settimana, ma da decidere ormai sono solo le posizioni di rincalzo e i due gradini del podio perché Pogacar ha un distacco abissale e inizia a pensare ormai solo al Tour (almeno è quello che sperano gli avversari). L’incognita dell’ultima settimana è semmai determinata dal meteo che potrebbe costringere gli organizzatori già oggi ad accorciare la tappa mutilandola dell’Umbrailpass cima Coppi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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