Sport

Cellino, ritorno a Brescia e muro su Moreo come prima mossa

È questo uno dei primi effetti prodotti dal ritorno in città del presidente
L’attaccante Stefano Moreo - © www.giornaledibrescia.it
L’attaccante Stefano Moreo - © www.giornaledibrescia.it
AA

Massimo Cellino alza il muro. È questo uno dei primi effetti prodotti dal ritorno in città del presidente del Brescia, passaggio essenziale per stappare i colloqui e le strategie di mercato da qui al 31 gennaio. Il patron sardo, relazionato sui vari dossier che in questo momento occupano la scrivania del club, ha mosso la sua prima pedina nello scacchiere dell’affaire Stefano Moreo. Che si tratti di un bluff inserito in una logica strategica più ampia o di una manifestazione di volontà sincera, ad oggi, è impossibile stabilirlo. Quello che emerge dagli attori coinvolti nella vicenda, però, è il riscontro di un irrigidimento: Cellino non vuole vendere il suo attaccante. E per scoraggiare gli interlocutori spara alto: 3 milioni di euro.

La stessa cifra che il Brescia rifiutò dal Pisa la scorsa estate, ma che a sei mesi di distanza, e a un anno e mezzo dalla scadenza del contratto del centravanti, appare eccessiva. L’interesse dei toscani (tornati negli ultimi giorni a sondare il terreno) continua ad essere quello in assoluto più concreto, ma nel frattempo i nerazzurri si guardano attorno e monitorano anche La Mantia della Spal e Bonfanti del Modena. In seconda fila ci sono Parma e Reggina, entrambe alla ricerca di un attaccante, ma attualmente impegnate su altri fronti. Tutto dipende da Cellino: dovesse abbassare le pretese, ci sarebbero margini per una trattativa, che in caso contrario risulterebbe impraticabile.

Intanto la serie A mette gli occhi su Cistana e Papetti: per il classe ’97 le indiscrezioni raccontano di un’offerta imminente in prestito oneroso con prospettiva di riscatto (condizione che il Brescia ritiene necessaria), e il giocatore, per bocca del suo stesso agente, gradirebbe tentare una nuova avventura. Fari puntati anche sul classe 2002, il cui contratto risulta rinnovato fino al 2025, e non in scadenza a giugno. Prosegue intanto la caccia al sostituto di Bertagnoli (ieri operato al ginocchio destro), e resta pendente la risposta di Jakub Labojko, al quale la dirigenza ha offerto un biennale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato