Brescia, il Modena come capofila delle pretendenti a Moreo

Calma piatta. Che sia la quiete prima della tempesta, di un ordinario rovescio o di un flebile refolo di vento, a oggi, non è dato saperlo. Stabilire i contorni e la portata del mercato del Brescia che sarà è al momento un esercizio prematuro. Questione di passaggi. O forse di uno soltanto: il ritorno in città di Massimo Cellino. Che avverrà non prima dell’inizio della prossima settimana. Superfluo anche solo far presente che fino ad allora non si muoverà una foglia.
Occhio al «9»
Questo non significa, però, che nel sottobosco non si stiano già verificando movimenti degni di nota. Uno dei più recenti riguarda Stefano Moreo, che resta un top di gamma per la categoria malgrado un girone d’andata in tono minore: il Modena si è esposto, manifestando il proprio interesse (seppur non ancora con un’offerta formale), e i beninformati riferiscono di uno scambio di battute «goliardico» dopo il match contro la Reggina con Inzaghi, che gli avrebbe trasmesso tra il serio e il faceto il proprio desiderio di tornare a lavorare con lui. Sullo sfondo c’è anche il Pisa, che in estate si vide rifiutare un’offerta da 3 milioni di euro.
Cellino avrebbe la forza di respingere un altro assalto di quest’entità (fermo restando che la linea è quella di non cedere nessun big, e comunque perlomeno non lo si svenderebbe anche perché poi ci vorrebbe un sostituto all’altezza) per un attaccante al quale rimangono «appena» diciotto mesi di contratto e di 30 anni? Si veleggia a vista, ma entrare nell’ordine delle idee di una possibile asta per Moreo, più in lá nei giorni, è il caso.
Calendario
Quello delle scadenze a medio o breve cabotaggio è un tema di stringente attualità in casa Brescia. Tra i molti giocatori legati fino al 2024 alla società di via Ferramola c’è Dimitri Bisoli, attorno al quale c’è fermento: chi ne cura gli interessi ha raccolto (e continua a raccogliere) molti attestati di stima, ma il capitano non ha mai fatto mistero di voler dare la priorità alla permanenza in biancazzurro. Sin qui, però, non è stato aperto alcun canale di comunicazione tra le parti.
Le priorità in tema di rinnovi sono altre: si attende una risposta da Labojko, al quale è stato proposto un annuale, l’opzione per il prolungamento biennale di Papetti è stata fatta scattare (anche se il contratto non risulta ancora depositato), e salvo sorprese il club eserciterà pure quella per far slittare al 2024 la deadline del vincolo di Fran Karacic. Nelle ultime settimane il telefono di Martin Riha, procuratore dell’australiano, è squillato più volte, come confermato dal diretto interessato ai nostri taccuini: «Ho avuto qualche contatto con club esteri, ma per ora nulla di concreto». Di certo c’è che Fran, dopo la vetrina del Mondiale, non disdegnerebbe una nuova avventura: «A tutti i giocatori piace affrontare nuove sfide», chiosa sornione l'agente.
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