Voluntas Brescia, gli Esposito scrivono il futuro nel solco del passato

«Dare qualcosa indietro». È questo il leitmotiv della conferenza stampa indetta ieri sera dalla Voluntas Brescia. Protagonista la famiglia Esposito. Presenti il presidente Agostino e due dei tre figli calciatori, Salvatore e Sebastiano («Pio è super attivo in questa avventura, anche se in questo particolare momento della sua carriera stiamo cercando di "ovattarlo", di proteggerlo»).
Oltre una cinquantina gli invitati del mondo calcistico bresciano. Si alza il sipario sulla nuova organizzazione societaria e sul rinnovato progetto, dopo l’acquisizione del 100% delle quote del blasonato club giovanile fondato da Roberto Clerici. E proprio all’indimenticato talent scout, scomparso nel gennaio del 2018, va il primo pensiero degli Esposito: «Un investimento e un segno di riconoscenza che dovevamo al territorio bresciano e al nostro maestro Clerici – ha affermato Salvatore, venticinquenne centrocampista dello Spezia –. Crediamo in questo progetto al punto di non voler delegare ad altri l’impegno di seguirlo. Saremo presenti in prima persona. Avevamo promesso a Clerici di far tornare la Voluntas quella di una volta e ora questo è l’obiettivo della nostra famiglia».
«Sì – gli fa eco il fratello Sebastiano, ventitreenne attaccante del Cagliari –, il nostro sarà un impegno attivo. Vogliamo mantenere la parola data al maestro Clerici che ha fatto tanto per noi. Perché la Voluntas era e sarà per sempre di Roberto: dobbiamo a lui i nostri valori e le nostre competenze calcistiche. Ora vogliamo trasmettere tutto ai "nostri" bambini».
«Abbiamo deciso di fare questo passo per riportare la Voluntas dove merita – afferma il padre Agostino –. L’invito alle famiglie è questo: lasciate liberi i vostri figli che si affidano a noi. Questa è una società che crede nel lavoro, anche attraverso un percorso lungo e tortuoso. Non ho mai interferito in quello dei miei figli lamentandomi con allenatori e dirigenti. I ragazzi devono essere "orfani". Abbiate fiducia in noi perché facciamo le cose per bene. E magari, ci sarà qualcuno che potrà seguire le orme di Salvatore, Sebastiano e Pio».
Obiettivi
«L’ambizione – sottolinea Salvatore – è riuscire a crescere dei giovani uomini dando anche importanza al percorso scolastico. Chiaramente, lo sbocco ideale è l’approdo a settori giovanili professionistici. In primis all’Union Brescia, che resta il punto di riferimento del territorio». «Siamo cresciuti a pane e calcio – ricorda Sebastiano –, per questo ci piace stare con i bambini che amano questo sport. E lo facciamo con amore».
A proposito di Brescia: com’è il rapporto con il club di Pasini? Agostino sorride: «Dopo l’esperienza con Cellino è stata dura far restare con noi le famiglie. Ora siamo qui anche per avere un binomio con loro. I matrimoni si fanno in due. Noi siamo pronti ad avere col Brescia un rapporto professionale».
La Voluntas vuole fortemente che il San Filippo resti la propria casa. «È nata lì, e lì deve restare – affermano all’unisono gli Esposito –. Anche se i campi hanno un bisogno estremo di essere riqualificati, anche per la sicurezza di chi ci gioca. A oggi abbiamo 200 bambini, ma vogliamo arrivare ad avere una Juniores e poi, in prospettiva, una prima squadra. Ma servono strutture moderne e all’altezza. Siamo a disposizione del Comune». «Il progetto – chiosa Salvatore, che ringrazia i fondamentali sponsor – è creare anche un’area organizzativa e un’area scouting per aumentare la qualità e per avere più rapporti possibile con il territorio».
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