Union Brescia, Gori: «Con la Pro Vercelli vittoria di atteggiamento»

È già a quota due nella sua personale classifica, quella relativa alla porta inviolata. Un obiettivo dichiarato in sede di presentazione che, chiaramente, va di pari passo con i risultati positivi della squadra. Stefano Gori, ospite ieri sera a «Parole di calcio» su Teletutto, sta confermando le aspettative: quelle di un portiere («Che è un ruolo a parte, come fosse un altro sport») di assoluta affidabilità, lusso per la categoria. «Ritorno a casa», è la prima grafica che fa da sfondo alle sue prime parole. Un concetto che è girato più volte attorno a Stefano da quando è tornato a vestire, dopo la sua adolescenza nelle giovanili delle rondinelle, questi colori.
Le sensazioni
«Dite che questa maglia pesa? Ma no, non deve pesare: in fondo, faccio il lavoro che ho sempre sognato da bambino. E farlo per la squadra della mia città è solo motivo d’orgoglio». Quello che rivendica il muro di tifosi alle sue spalle quando gioca al Rigamonti sotto la Nord: «Sono sempre stato affascinato da questa curva e quando sento cantare “Madonnina dai riccioli d’oro” mi vengono i brividi». Come quelli che la prestazione della squadra contro la Pro Vercelli ha fatto affiorare ai quasi 9mila presenti estasiati da una prestazione superba.
Questione di atteggiamento
Ma ci sono rischi di rilassamento dopo una goleada? Gori nicchia: «No, perché la cosa più importante è stato l’atteggiamento. Non so quante volte riusciremo a fare ancora 5 gol, ma spero vivamente che tutti quanti possano esprimersi così per più partite... La forza della panchina? L’atteggiamento di chi è entrato dopo è la dimostrazione di quello che vogliamo creare durante l’anno». La differenza di gamba e di aggressività è stata evidente: «Beh, in fin dei conti è stato comunque calcio d’agosto fino a pochi giorni fa, è chiaro che ci si abitua sempre di più ai carichi di lavoro e le gambe rispondono meglio. La bava alla bocca anche sul 4-0? Ecco, è proprio questo di cui parlavo prima. Quell’atteggiamento che deve fare sempre la differenza».

Anche lontano dal Rigamonti e dalle «comodità» di un campo che permette alla qualità di emergere: «Essendo abituati a terreni di un certo tipo, il Rigamonti o a Salò dove ci alleniamo, non sarà sempre facile giocare altrove. La C non è quel tipo di categoria dove il più forte vince sempre».
L’aneddoto
Poi, spazio anche per un aneddoto: «Egidio Salvi l’ho avuto come allenatore in seconda quando ero nella Primavera. Poterlo riabbracciare sabato scorso quando è stato invitato sul campo per i suoi 80 anni è stato davvero un piacere. Come quando ho visto in tv Alice Bellandi (judoka) che abitava vicino a me e frequentavamo lo stesso oratorio (Santa Maria Vittoria, ndr) vincere le Olimpiadi». La chiosa è già proiettata a Renate e, come suddetto, al terreno di gioco, non certo impeccabile, che l’Union troverà: «Ogni partita è fine a se stessa e devi capire dove puoi giocare in un certo modo, cioè palla a terra, e dove è più difficile. Dovremo essere bravi noi al pronti-via a capire che tipo di partita fare. Certo, con così tanti tifosi al seguito sarà tutto più facile. Cercheremo di ripagarli nel migliore dei modi».
Dal campo
Intanto, la squadra tornerà ad allenarsi oggi dopo il lunedì di riposo concesso da Aimo Diana: per Balestrero e compagni, seduta doppia – alla quale non parteciperà ancora l’ultimo arrivato Giani, non convocato sabato scorso perché alla prese con una piccola noia muscolare in fase di smaltimento: è atteso in gruppo da domani – in quel di Salò per cominciare a preparare la sfida a Meda di sabato (ore 15) contro il Renate.
Squadra che, dopo la terza giornata, si trova a braccetto con Vicenza e Lecco in testa alla classifica a quota sette, uno in più dell’Union Brescia. Al «Città di Meda - Mino Favini», lo stadio che ospita le partite interne dei brianzoli, è atteso un vero e proprio esodo dei tifosi biancoblù: il settore ospiti, che può contenere poco meno di 700 supporters, è già andato esaurito ma, essendo libera la vendita negli altri due settori del piccolo impianto (2.500 la capienza totale), è ipotizzabile che molti altri bresciani (a proposito, a ieri sera sfondata quota 5.500 abbonamenti) saranno presenti.
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