Strutture mobili del Rigamonti, respinto il ricorso di Cellino

Il Tribunale di Brescia ha respinto il ricorso presentato da Massimo Cellino, che chiedeva il sequestro giudiziario e l’inibitoria all’utilizzo delle strutture mobili (tribune, pitch box, attrezzature di vario genere) presenti all’interno dello stadio Rigamonti.
Il giudice ha accolto la tesi difensiva del Comune, ritenendo che non sussistesse alcun rischio di alterazione, danneggiamento, confusione o sottrazione dei beni di cui è stato chiesto il sequestro. Nell’ordinanza è infatti sottolineato che gli stessi sono necessari e funzionali alla destinazione per cui è stato concesso lo stadio all’Union Brescia e, anzi, la conservazione delle strutture è meglio garantita dall’utilizzo delle stesse per le finalità che le competono, rispetto al degrado conseguente alla chiusura e inattività della struttura.
La società di Cellino, la Brescia Calcio S.p.A., è inoltre stata condannata a pagare le spese processuali al Comune. Il 4 settembre si discuterà invece il ricorso che Cellino ha promosso al Tar, ma intanto, alla vigilia del debutto in campionato dell’Union Brescia, la Loggia ha ottenuto questa importante vittoria
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