Serie A, Bianchi: «Ora solo il Napoli può perdere lo scudetto»

Ammette candidamente che i voti, al tempo della scuola, non erano la sua passione. Ma li distribuisce volentieri, dimostrandosi qualche volta di manica larga, «per incoraggiamento o stima». Ottavio Bianchi, 79 anni compiuti lo scorso 6 ottobre, nel calcio ha fatto di tutto: il giocatore, iniziando dal Brescia - squadra della propria città -, l’allenatore e pure il presidente (alla Fiorentina). In panchina ha ottenuto successi storici con la squadra che oggi, in serie A, guarda tutti dall’alto (altissimo), ossia il Napoli. Bianchi dà le pagelle ai top team di questa prima parte di stagione partendo proprio dai campani.
Ed è effettivamente tempo di primi bilanci per due ragioni: la serie A si ferma, e ricomincerà dopo la fine dei Mondiali; questo primo spezzone di stagione potrebbe risultare già decisivo, alla luce degli otto punti che la squadra di Spalletti ha messo tra sé e il Milan.
Pagelle
«E infatti - esordisce Bianchi - lo scudetto potrebbe perderlo solo il Napoli, cui assegno un 10 e lode». La parola chiave? «Serenità. Anche se, certamente, pare facile essere sereni quando si vince così tanto. Ma la realtà è che i campani stanno disputando un campionato a parte. Chi insegue, in un modo o nell’altro, balbetta. Vedo spirito di gruppo, grandissimo entusiasmo da parte dei tifosi, un cammino in Champions altrettanto brillante, senza contraccolpi. Spalletti è l’allenatore giusto, nel posto giusto, al momento giusto. Kvaratskhelia l’attaccante scovato nel mercato prima di tutti gli altri. Sembra una favola, ma è tutto vero». Quindi, spazio a chi il Napoli ha messo in fila.
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Le big
A partire dai campioni uscenti del Milan. «Voto 7, comunque, dato che i rossoneri stanno facendo il loro. Pur con qualche difficoltà», prosegue Bianchi, facendo anche riferimento alla fatica con la quale la squadra di Pioli ha superato la Fiorentina, l’altra sera. «Un 6 di... simpatia all’Inter, invece, che aveva iniziato la stagione con ottime premesse, a partire dal ritorno di Lukaku. La Juventus, dopo un avvio in salita, sta mostrando il carattere che è nel Dna bianconero. E valorizza giovani italiani. Voto 6.5».
La vittoria della Conference League della passata stagione, invece, non ha fin qui contribuito a lanciare la Roma nel campionato di serie A 2022-2023. «Per una ragione o per l’altra - prosegue Bianchi - si percepisce un senso di scollamento, nonostante alla guida dei giallorossi ci sia un tecnico titolato come Mourinho. Manca serenità. Di qui il voto: 5». E la Conference vinta? «È un trofeo da mettere in bacheca, ma la vedo più che altro come una competizione di transizione verso l’Europa League o la Champions».
Le cose vanno meglio sul versante laziale. «Ai biancocelesti, che per me sono da 6.5, manca qualcosa nella gestione di alcuni finali di partita. Intanto, però, la Lazio ha già vinto un derby. E questo, a Roma, vale già mezza stagione». Infine l’Atalanta. «Da quando a Bergamo c’è l’accoppiata Percassi-Gasperini, la Dea ha smesso di essere la migliore delle provinciali, ed è diventata una grande a tutti gli effetti. Voto 6.5, dunque. Anche se il buon andamento dell’inizio di stagione è stato parzialmente rovinato dalle ultime tre sconfitte consecutive».
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