Salernitana-Brescia: le pagelle delle rondinelle

Secondo pareggio a reti bianche consecutivo per Pierpaolo Bisoli: il suo Brescia non va oltre lo 0-0 sul campo della Salernitana. Di seguito le pagelle delle rondinelle.
6.5 – Luca Lezzerini (il migliore)
Imperturbabile: un paio d’uscite nel primo blocco di partita che infondono coraggio, a lui e a tutto il reparto. Il tuffo su Braaf è efficace e disinnesca il destro tonante dell’olandese. Nella ripresa rinnova il duello, vincendolo, e chiude lo specchio anche a Hrustic.
6.5 – Andrea Papetti
Se le novità più liete di questo nuovo corso convergono sulla difesa, lui è il manifesto di questo cambiamento. Altra partita a fuoco: attento e deciso.
6.5 – Davide Adorni
Di mestiere non fa l’attaccante, ma quel destro al volo da un metro andava mandato a bersaglio. Però è un buon direttore d’orchestra, guida la linea con personalità e toglie ossigeno al gigante Simy.
6.5 – Andrea Cistana
Questa volta è molto più a suo agio nella veste di braccetto di sinistra. Si adatta, imposta alla bisogna con il piede debole e limita le sbavature.
6 – Lorenzo Dickmann
Doppia consegna: tamponare i movimenti a convergere di Stojanovic e aprire il gas in transizione. Poco prima dell’intervallo chiude un’azione da quinto a quinto con Corrado, e manda alto di un soffio. Molto più contratto nella difesa.
6 – Dimitri Bisoli
Raccoglie il monito di papà Pierpaolo e prova a supplire al deficit di condizione con spirito e grinta. Il solito cocktail, ma questa è la sua versione depotenziata e il sapore inevitabilmente ne risente.
5.5 – Matthias Verreth
Tecnicamente è scortato da due mezzali, perché in fase di non possesso Galazzi sveste i panni del rifinitore e lo affianca sul centro-sinistra. Più che il modulo, lo penalizza il concetto che il Brescia cerca di applicare: più verticalità e meno fraseggio. Dal 10’ st Michele Besaggio (5.5). Eccesso di altruismo su quella rifinitura per Borrelli: doveva calciare in porta.
5.5 – Nicolas Galazzi
L’altro sacrificato sull’altare dell’equilibrio tattico. Un po’ mezzala, un po’ esterno. Il problema è che bazzica poco la trequarti, che sarebbe il suo vero terreno di caccia. Morale: al netto dello zelo con cui assolve il compito che Bisoli gli affida, non sprigiona mai il veleno. Dal 41’ st Birkir Bjarnason sv.
6 – Niccolò Corrado
Deve limare la tendenza a spegnere di tanto in tanto l’interruttore dell’attenzione in contenimento: se Ghiglione va a centimetri dal palo nel primo tempo è perché lui sonnecchia e glielo concede. Però i pochi pericoli che precedono l’intervallo sgorgano dai suoi piedi. Luci e ombre. Dal 41’ st Gabriele Calvani sv.
5.5 – Gennaro Borrelli
La partenza è promettente, lotta e prova a graffiare di testa. Poi il fisico non lo supporta più, e si eclissa. Siamo alle solite: va ritrovato il panzer travolgente dello scorso anno. Dal 28’ st Giacomo Olzer (6). La squadra non lo serve, lui la vede poco. Ma era complicato fare meglio.
5 – Gabriele Moncini
Serataccia: tocca a lui raccordare il gioco e sgomitare a metà campo. Lo fa con generosità, ma non conclude mai in porta. Dal 10’ st Flavio Junior Bianchi (6). Bene l’atteggiamento, leggermente meno le scelte un po’ nevrotiche.
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