Calcio

Rischio retrocessione, il Brescia nel caos sta definendo il pool difensivo

Il club sarà assistito dallo studio Tonucci di Roma con uno o più legali particolarmente specializzati in diritto sportivo. Giovedì l’udienza al Tribunale Federale Nazionale
Massimo Cellino all'ingresso della sede del club - New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Massimo Cellino all'ingresso della sede del club - New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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È trascorsa la prima notte, ma lo sgomento è l’incredulità non accennano a diminuire in merito al caso che vede il Brescia rischiare, molto concretamente, la retrocessione in serie C.

Per giovedì 22 è fissata davanti al TFN (Tribunale Federale Nazionale) l’udienza che darà l’effettivo misura di tutto. Soprattutto ci sarà la sentenza di penalizzazione al club accusato di non aver pagato le tasse sulle mensilità corrisposte a febbraio (la punizione ricadrà sulla classifica del campionato che si è appena concluso) ed aprile (in questo caso la sanzione ricadrà sul prossimo campionato).

Patteggiamento

Il Brescia sta definendo in queste ore il pool difensivo. Il club sarà certamente assistito dallo studio Tonucci di Roma più uno o più legali particolarmente specializzati in diritto sportivo. Secondo molti la linea da approntare potrebbe portare a cercare subito l’accordo per un patteggiamento. Al di lá delle irregolarità – molto serie e gravi – delle quali è accusato il Brescia che con Cellino sostiene «essere stato truffato» nella compravendita di crediti d’imposta che ha utilizzato (ma che erano inesistenti) a compensazione di quanto doveva all’erario, è anche abbastanza chiaro che quella in corso si stia delineando anche come una battaglia politica con in mezzo la Sampdoria.

Salernitana

Nel frattempo la Salernitana, che stasera avrebbe dovuto giocare il play out con il Frosinone, si è opposto alla sospensione della disputa dei match. Secondo molti l’obiettivo dei campani, stante la situazione che si è verificata anche con tempistiche discutibili, sarebbe quello di bloccare definitivamente i play out per una soluzione di B allargata a 21 o 22 squadre. Nel frattempo Cellino ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport che proprio oggi «avrei dovuto cedere il club a una persona perbene».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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