Calcio

Reggina e Lecco fuori dalla serie B, com'è ora la situazione del Brescia

Dai mancati pagamenti dei calabresi al «ritardo» dei lariani: riammissione tra i cadetti scontata per le rondinelle dopo la sentenza del Covisoc
BRESCIA, RIPESCAGGIO IN B VICINO
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Come cambia la vita, nel giro di 30 giorni. L’1 giugno il Brescia ha vissuto una delle pagine più tristi della sua storia ultracentenaria, in campo e fuori, con la retrocessione in serie C. Ieri, ultimo giorno del mese, ha visto nuovamente spalancarsi le porte della serie B. Riammissione: è questa la parola chiave dopo la due giorni di Covisoc e della Commissione «infrastrutturale». Reggina esclusa dal prossimo torneo cadetto, Lecco tutt’altro che sicuro di esserci. Con sorprese riguardo altre squadre, che potrebbero portare a punti di penalizzazione, da non escludere. Ma più di tutto una cosa conta per i tifosi biancazzurri: il Brescia di fatto ad oggi ha due piedi in serie B.

Questo il panorama maturato ieri, con alcuni «rilievi», si chiamano così tecnicamente, inviati via pec alla società calabrese e al Lecco. In serata in merito è arrivato il comunicato della Reggina: «Riceviamo la comunicazione della Covisoc in merito al respingimento dell’iscrizione della Reggina al campionato di serie B e la riteniamo non coerente con quanto è stato chiaramente disposto dal tribunale di Reggio Calabria. Presenteremo il nostro ricorso nelle opportune sedi certi che, anche questa volta, potremo dimostrare la correttezza del nostro operato». Tutto come previsto quindi: sarà ancora una lunga estate dal punto di vista dei ricorsi.

Situazione

Le motivazioni che hanno portato all’esclusione del club calabrese sono da ricercarsi nel mancato rispetto di alcuni criteri legali ed economici-finanziari previsti per l’ottenimento della licenza. In pratica, alla scadenza del 20 giugno, non sarebbe arrivato il pagamento dei debiti tributari e previdenziali previsti fino al 31 dicembre 2022. Inoltre, la domanda di omologazione riguardo la ristrutturazione del debito, su cui si è espresso in maniera favorevole il tribunale di Reggio Calabria, avrebbe portato a una sentenza che non risulta ancora definitiva (il 20 luglio infatti è fissato l’appello in tribunale del Brescia proprio contro l’omologa della Reggina, per una sentenza che il ricorso della società di via Solferino ha reso non definitiva). A quanto trapela, ci sarebbe stata parecchia battaglia all’interno della commissione stessa, con i cinque membri a decidere non all’unanimità per la bocciatura.

E adesso cosa succede? Il Brescia si sente certo della riammissione, perché la strada tracciata dalla Covisoc difficilmente viene abbandonata dagli organi federali. Se chi controlla i conti (e non solo) mette nero su bianco che qualcosa non va, diventa quasi impossibile fare inversione di marcia.

Scenario

La Reggina ora presenterà ricorso entro mercoledì 5 luglio, anche se bisognerà capire quale sarà la strategia difensiva di fronte a quanto sostenuto dalla Commissione. Non va infatti dimenticato che gli avvocati del club calabrese non potranno ricorrere a carte integrative, bensì solamente illustrare il perché siano stati tenuti certi comportamenti o siano state prese determinate decisioni dal club stesso. Nel momento in cui arriverà il ricorso, sarà valutato giovedì 6 luglio, mentre il giorno successivo il Consiglio federale dirà in maniera definitiva chi sarà ammesso e chi no alla prossima serie B. E se il Brescia aveva segnato col cerchiolino rosso la data di ieri, perché il parere Covisoc sarebbe stato pesantissimo (e così infatti è) il 7 potrebbe diventare quello della definitiva certificazione della riammissione al campionato di serie B 2023/2024.

Brescia calcio, la sede - © www.giornaledibrescia.it
Brescia calcio, la sede - © www.giornaledibrescia.it

In realtà l’ultimo grado a livello sportivo sarebbe fissato per il 20/21 luglio col Collegio di Garanzia del Coni, ma si torna al discorso di prima: se il Brescia venerdì 7 luglio verrà inserito nel campionato cadetto, lì a quel punto resterà indipendentemente dalla strada che la Reggina deciderà di prendere. E se anche la giustizia ordinaria, che potrebbe addirittura arrivare a sentenza a campionato già iniziato tra Tar e Consiglio di Stato, dovesse riammettere la Reggina, a quel punto si andrebbe ad una serie B allargata. A meno che la bocciatura non arrivi (anche) per il Lecco, a cui la Commissione infrastrutturale ha espresso criticità sulla domanda di iscrizione (come per la Reggina) in questo caso però perché i bluceleste avrebbero indicato fuori tempo massimo lo stadio di Padova come impianto per le gare casalinghe.

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