Play off story: il posto fisso per la A non è più solo il terzo

Tutto in novanta minuti. Il range di possibilità per il Brescia, in vista dell’ultimo atto della regular season, domani con la Reggina, è molto ampio, e si dispiega dalla terza alla settima posizione. Un mare di possibilità, e di conseguenza di pericoli e insidie, le cui correnti verranno veicolate dagli incastri e dalle combinazioni che regalerà la trentottesima di B. L’equazione è piuttosto elementare: migliore sarà il piazzamento finale, più alte saranno le chance di strappare l’ultimo biglietto per il treno pronto a sbuffare verso la Serie A. L’obiettivo è finire almeno quarti in modo da evitare lo spauracchio preliminari, che un anno fa - sempre a Cittadella, peraltro - furono esiziali. Il gradino più basso del podio sarebbe oro colato, ma occorrerebbe un bell’assist da Frosinone e Como, impegnate rispettivamente contro Pisa e Cremonese.
C’è un dato che esemplifica meglio di qualunque altro il perché: negli ultimi sedici campionati, in ben nove occasioni la terza classificata ha poi ottenuto il pass promozione. Otto volte tramite i play off, e una (l’unica volta) per via diretta (rendendo inutile la fantastica cavalcata per rincorrere un posto nei play off del Brescia di Cosmi): era il 2006/07, e il Genoa chiuse a più dieci sul Piacenza quarto, superando la soglia massima di nove punti.Tutto il contrario di questo campionato sempre sul filo del rasoio.
Il trend di cui sopra subì però uno scossone dalla stagione 2013/14, la prima in cui i play off vennero estesi anche alla settima e all’ottava forza della stagione regolare. Considerando esclusivamente questo lasso, soltanto per due volte la terza in classifica ha poi festeggiato l’approdo nella massima serie (il Frosinone nel 2017/18 e lo Spezia nel 2019/20). Le posizioni più «fortunate», paradossalmente, sono state la quarta e la quinta (quella in cui si trova ora il Brescia), premiate in tre occasioni ciascuna.
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Stimoli
Una variabile aggiuntiva che in queste ultime stagioni (quella in corso è la decima) ha ridisegnato un vecchio schema rimasto a lungo consolidato: basti pensare che dal 2005/06 al 2012/13 la percentuale di trionfi delle terze classificate era stata dell’87,5%. Sette volte su otto. Di fatto un meccanismo perfetto «inceppatosi» solo nel 2011/12, quando la Sampdoria prese l’ascensore da sesta nella graduatoria, un vero e proprio unicum negli ultimi tre lustri in cadetteria.
A fare la differenza, in questo decennio, sono state forse le motivazioni: annacquate quelle di chi ha visto sfumare la promozione diretta all’ultimo, rampanti quelle di chi, in ritardo nella graduatoria finale, ha ricevuto il dono di una seconda occasione. Le stesse che serviranno al Brescia per continuare a sognare in grande.
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