Calcio

Pagelle del Brescia: l’urgenza di Sabelli, la sostanza di Bisoli

Bene, in generale, tutta la difesa; Joronen attentissimo quando viene impegnato. Le valutazioni firmate Daniele Ardenghi
Stefano Sabelli, migliore in campo, durante un'azione di Brescia-Parma - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Stefano Sabelli, migliore in campo, durante un'azione di Brescia-Parma - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Bene, in generale, tutta la difesa; Joronen attentissimo quando viene impegnato. Ecco le pagelle del Brescia Calcio nella sfida contro il Parma. Migliore in campo Sabelli.

7 - Jesse Joronen

In avvio di ripresa è bravissimo sulla conclusione ravvicinata di Brunetta. È l’inizio di una sorta di piccolo duello che inscenano portiere e attaccante, in cui il parmense ha anche la gentilezza di graziare l’estremo difensore bresciano in occasione di una pericolosissima transizione. Il Parma non tambureggia, per carità, ma in una vittoria per 1-0 un paio di interventi entrano direttamente nel computo dei tre punti. 

6.5 - Davide Adorni

In avvio, Brunetta gli sfugge punendo il mismatch e conquistando una punizione potenzialmente pericolosa. Per il resto, il lavoro che deve svolgere su un Tutino evanescente non è troppo complicato. E la prova del centrale bresciano è ampiamente positiva.

6.5 - Massimiliano Mangraviti

Torna titolare a causa dell’assenza di Cistana, per la prima volta dopo l’uscita di Pordenone. Veniva da prestazioni con qualche errore. Sta attento su una vecchia volpe come Pandev, che ci mette del proprio per auto-eliminarsi dalla partita. Non commette alcuna sbavatura. Tutti gli ingredienti per una performance solida.

6.5 - Marko Pajac

Torna titolare a causa dell’assenza di Cistana, per la prima volta dopo l’uscita di Pordenone. Veniva da prestazioni con qualche errore. Sta attento su una vecchia volpe come Pandev, che ci mette del proprio per auto-eliminarsi dalla partita. Non commette alcuna sbavatura. Tutti gli ingredienti per una performance solida.

 

8 - Stefano Sabelli

Fin dall’inizio, è forse l’unico che interpreta la gara per l’importanza che ha. E, quindi, gioca con totale urgenza. Dal suo piede nascono suggerimenti interessanti sia in fase di rifinitura, dalla fascia, sia in termini di pura impostazione. Nella ripresa diventa il fulcro emotivo e polmonare della fase offensiva. E il gol di Moreo nasce da una sua favolosa sortita. L’ennesima. Tanto di cappello. 

7 - Dimitri Bisoli

Interpreta i dogmi coriniani che prevedono la mezz’ala predisposta a «buttarsi dentro» per linee verticali. Cosa che ha sempre saputo fare. Due errori: cicca una palla interessante, ma complicata, al 13’ del primo tempo; poco dopo si fa trovare nella posizione giusta su un cross dalla mancina, solo da spingere dentro, ma non trova l’impatto. Ma c’è, e cresce ancora nella ripresa, quando poi serve anche l’assist a Moreo, rifinendo l’immensa giocata di Sabelli. Capitano di sostanza. 

5.5 - Tom Van de Looi

Ultimamente ha dimostrato di avere una personalità in espansione. Eppure, in un primo tempo in cui il centrocampo del Brescia c’è e non c’è, il play olandese è dentro e fuori dal gioco. Qualche sportellata nella ripresa. Dal 29’ st Valon Behrami (6), utile nel finale.

 

5.5 - Federico Proia

In fase di costruzione si vede abbastanza poco, e non è molto preciso. Sulla sua testa, comunque, si materializza una delle occasioni della parte centrale del primo tempo delle rondinelle. Solo un po’ meglio nella ripresa, ma al 20’ st esce per Massimo Bertagnoli (6), che fa il suo.

5.5 - Mehdi Léris

Giostra dietro le punte, ma non disdegna d’essere il vertice alto del pressing biancoblù. Come Nicolas a Pisa su Ayé, Turk gli tira fuori dalla porta un colpo di testa d’oro. Il giallo che si prende fermando Man dopo aver perso palla è evitabile e un po’emblematico. A inizio stagione avevamo assaggiato un delizioso arrosto. Adesso, più che altro, c’è un gran fumo. Spunti, sì, ma anche confusione. Dal 35’ st Fran Karacic (6), largo a destra in un centrocampo a quattro.

7 - Stefano Moreo

Le sue lunghe leve funzionano negli spazi, ma trovano pure il modo di addomesticare e scaricare in porta «quel» pallone, quello che serve per vincerla, e che pesa tanto. Nono gol, la doppia cifra si avvicina. Dal 35’ st Riad Bajic (6), che ha apprezzabile verve.

5 - Florian Ayé

Gli si chiederebbe di essere presente con costrutto in area. E il francese ci prova, pure spalle alla porta. Fatica tanto a incidere, a trovare le misure. Si perde in un’impalpabile leggerezza. Dal 20’ st Matteo Tramoni (6.5), subito piuttosto pimpante, e abile a procurarsi un rigore, che poi viene però tolto, dopo consulto al Var.

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